Vivere, viaggiare, conoscere ed infine amare il trionfo di un albero che si erge e si intreccia, che raccoglie vita e storie, che restituisce forza e creatività. Federica Galli, cremonese d’origine, vagabonda per volontà di esplorare, considerava Milano il nido a cui tornare, sede della sua formazione artistica a Brera, gelosa di quell’immaginario interiorizzato espresso in segni nelle sue acqueforti. E il disegno è ricerca di perfezione, di linguaggio, di dialogo. La pittura, perché così si può chiamare, la ricchezza dei neri, dei grigi modulati sul bianco delle sue incisioni, parlano di infinite sfumature dell’animo, di consapevolezza matura.
A Milano in questi giorni si può visitare la mostra «Federica Galli. Ritratti di alberi» alla Sala Conferenze della Civica Raccolta di Stampe A. Bertarelli del Castello Sforzesco. Rimarrà aperta sino al 2 settembre, da lunedì a venerdì, dalle 9.00 alle 15.00. Ingresso libero. Per scoprire malinconia, pensiero, nella cura dei dettagli, nella maestosità dei tronchi che si moltiplicano nei rami, si rincorrono, si impongono al dialogo quasi fossero persone. Trame di alberi e trame di storie segrete, osservazione e suggestione, memoria e proiezione. Il sogno e la vita. Il fascino di Federica Galli.
Soggettista e sceneggiatrice di fumetti, editore negli anni settanta, autore di libri, racconti e fiabe, fondatore di Associazione onlus per anziani, da dieci anni caporedattore di Milano Post. Interessi: politica, cultura, Arte, Vecchia Milano