Vorrei raccontare una storia, una di quelle storie semplici e vere, silenziose e attive, una storia che riguarda un sindaco, a Tornolo (PR) nella Val di Taro, dove la vita riconosce ancora l’umanità. E dedicarla a Sala, sindaco di grandi parole, di impegni internazionali, di assenze colpevoli là dove il disagio è senza luce. Renzo Lusardi, abituato al fare, attento agli stimoli delle esigenze che chiedono risposte, imprenditore metalmeccanico, è diventato Sindaco nel maggio scorso, sostenuto da una lista civica di Centodestra. Si è guardato attorno, ha verificato che le casse comunali erano vuote, ha costatato quali fossero i problemi immediati e ha provveduto, senza retorica o voglia di protagonismo. Qui il territorio è un fazzoletto, ma i bambini devono poter andare al Centro estivo e allora Lusardi compra di tasca propria due pulmini per il trasporto. La pulizia delle strade è assegnata ai privati di buona volontà? Lusardi compra una spazzatrice industriale, sempre di tasca propria. Non è che a Milano in una metropoli vasta a dismisura si possa intervenire con le proprie risorse, ma quanti disagi continuano ad esserci per i disabili? Quante volte si è pensato di ristrutturare scuole, strade dissestate, verde pubblico per i giochi dei bambini? E’ come sempre una questione di attenzione e di priorità che non viene risolta con le molteplici week attira turisti. Qui Majorino non c’è, non c’è chi teorizza, chi ideologicamente separa i problemi, erge muri contro “una parte” di bisognosi. Qui, in quest’orizzonte che ironicamente sa ridere alla montagna e conosce il lavoro, l’attenzione al sociale è pragmaticamente presente nel consiglio comunale. Un Presidente volontario della Croce verde e poi un macellaio che è attivo come volontario in tre associazioni: croce verde S. Maria del Taro, CRI di Bedonia e Assistenza pubblica volontari Borgotaro Albereto. Lusardi, da parte sua, ha offerto il suo stipendio per le attività di solidarietà. In provincia si fa ancora così, con lo sguardo buono di un padre di famiglia, dice Lusardi. E ci sono solo figli non figliastri. E’ che a Milano manca lo sguardo di quel padre.
Soggettista e sceneggiatrice di fumetti, editore negli anni settanta, autore di libri, racconti e fiabe, fondatore di Associazione onlus per anziani, da dieci anni caporedattore di Milano Post. Interessi: politica, cultura, Arte, Vecchia Milano