FALLIMENTO della rigenerazione della rotonda di Rimembranze di Lambrate altro non è che il risultato di un inglorioso progetto degli urbanisti di Milano in coesione con le associazioni comuniste di quartiere.
Purtroppo gli autarchici non hanno concesso diritto di replica a nessun oppositore della VERSIONE RETROGRADA dei progettisti, mischiata alla mentalità antidiluviana dei sinistri, che individuava nel campo da bocce lo strumento di partecipazione sociale che avrebbe tenuto lontana la malafrequentazione dalla piazza.
Come previsto dai residenti, già dal giorno seguente al taglio del nastro da parte di luminari quali l’Assessore comunale Pierfrancesco Maran, il Presidente del Municipio della Felicità Caterina Antola e dell’Assessore all’urbanistica di zona Antonella Bruzzese, gli unici a godere del campo di petanque sono stati proprio i trogloditi.
La mancata consapevolezza della mutazione dei tempi da parte di polverosi governatori, ha impedito l’evoluzione dello spazio pubblico che è rimasto nell’indecoroso stato in cui versava prima dell’inutile intervento comunale.
Milano, e in particolar modo le sue periferie, hanno l’assoluta necessità di un cambiamento degli attuali progettisti ed amministratori, per innalzarne il proprio livello urbanistico e sociale.
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