E se la strategia fosse un laboratorio per un’alleanza di sinistra PD-M5S contro il Centrodestra?

Attualità

I voti degli elettori non dormono, ma hanno ricevuto una buona dose di sonnifero. Zitti, non si può reagire di fronte all’imposizione senza se e senza ma del PD confermata da Mattarella. Zitti a fare le comparse nel discusso teatro dell’absurdisme che va in scena in Italia. Gli italiani, si sa, sono creativi, risolvono con un colpo di genialità, coltivando in silenzio finalità inconfessabili di potere, di superiorità. Un elemento rancoroso, rabbioso unisce il governo rossogiallo: l’odio per Salvini e quel populismo che, comunque, ha gridato giustizia sociale, fiscale, innovativa. Basta dire la parola magica “discontinuità” da rigirare con il significato che conviene, dimostrando agli italiani beoti che Conte Premier è un atto di generosità. D’altronde Conte neppure si trucca per cambiare il ciuffo impeccabile e l’abito sartoriale. Conte è la faccia nuova della politica, concavo o convesso opportunamente, “elevato” a tal punto da presiedere due governi dissimili profondamente. Ma l’Europa, il pensiero elitario, ama il tran tran, la pace con la casta, il ginocchio flesso e obbediente e certe regole che mantengono il potere sono la forza di un governo che rinnega senza dignità fini e principi del partito d’appartenenza. Ma forse c’è una coerenza di pensiero ed è lo stesso nei due schieramenti, perché la combine forzata, contro natura, dopo insulti, veleni, considerazioni di estremo disprezzo, potrebbe diventare alleanza, prepararsi per le prossime elezioni, diventare il polo di sinistra. Il Pd esperto ad attraversare i tempi della politica cercando sempre le scorciatoie più convenienti, potrebbe (e Zingaretti lo pensa) potrebbe ammansire e neutralizzare un movimento improvvisato e scollato al suo interno. Conte, il barboncino scodinzolante si potrebbe illudere di far valere idee e progetti, ma sempre con l’imprimatur PD. Per sconfiggere insieme quel Centrodestra brutto e cattivo che, chissà perché, vince nelle città, nelle regioni per un’ottima amministrazione. Oggi il teatro recita la conclusione di una pagina vergognosa, Gli elettori continuano ad essere comparse, nello sfondo.

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