Una bella storia di vita, a Ferragosto, con la metodica che permette di risolvere la malformazione ano-rettale attraverso un unico intervento chirurgico invece che 3, regalando ai baby-pazienti “una qualità di vita pressoché normale”. Adnkronos evidenzia “Dal Policlinico raccontano oggi la storia a lieto fine del piccolo, venuto alla luce nella notte del 13 agosto. Un parto come gli altri, la gioia grande dei genitori che però dura poco: Alessandro soffre di una grave malformazione, “un problema che purtroppo non è diagnosticabile con le ecografie di controllo durante la gravidanza – sottolineano i sanitari – e che anche per questo è ancora più inaspettato”. Ma Ale è nato nell’ospedale giusto, perché proprio al Policlinico Ernesto Leva, direttore della Chirurgia pediatria, ha messo a punto una tecnica innovativa che consente di gestire il caso con “un unico intervento chirurgico e un impatto minore sul decorso post-operatorio”, mentre “di norma questa malformazione richiede 3 lunghi e laboriosi interventi ricostruttivi”.
“Era Ferragosto – sottolinea Leva – ma al Policlinico non esistono giorni diversi dagli altri“. L’intervento si fa ed è “delicatissimo – precisa lo specialista – ideato proprio da noi e che ad oggi può essere eseguito solo nel nostro ospedale, proprio per le competenze necessarie”. Una metodica unica al mondo, di cui andare orgogliosi, ma “Vicende come queste rendono ben chiara la qualità di una struttura che può dedicarsi alla salute del bambino a 360 gradi – commenta Ezio Belleri, direttore generale del Policlinico di Milano – Essendo questa una patologia che non è possibile diagnosticare durante la gravidanza, è stato necessario uno sforzo organizzativo ancora più intenso e non pianificabile per tempo. Ma la nostra forza è proprio questa: una grande competenza nell’ambito delle malattie rare in genere, e un’altissima specializzazione che possiamo mettere in campo con tutto il percorso di assistenza e cura dedicato ai bambini, che parte già prima del concepimento e li accompagna finché non diventeranno adulti. E’ avvenuto durante Ferragosto, ma in realtà si è svolto tutto come sempre: nel nostro ospedale ci sono 365 giorni speciali all’anno“. Ale oggi sta bene e la bella favola continua, grazie a uno staff competente che solo Milano può vantare.