Col regimetto giallorosso l’Italia va giù

Attualità

Ora io penso che potrebbe non succedere più niente. Oppure andare in onda perfino l’irreparabile. Bye bye Italia

Hanno fatto il governo col Pd. Siamo né più né meno dietro quel Muro caduto 30 anni fa a Est e ricostruito a Ovest in forma digitale con le belle penne, i professori, la tecnologia del controllo di tutti versus tutti. E soprattutto con i database delle Agenzie delle entrate e le magistrature longa manus del corpaccione statale (grand commis, massonerie, mafie collegate ai vertici dei media) che controllano conti e comportamenti delle persone fisiche, specie quelle considerate di passaggio dal «verde al nero» (padre Spadaro) o per niente «tendenti al rosso» (don Saviano).

Era inevitabile.

1) Perché han fatto 30 anni di finte mani pulite per fare dell’Italia il pascolo dei papponi dell’internazionale finanza democrat.

2) Perché di conseguenza non stona con la logica e le urgenze del Paese (maiuscolo) di cui hanno narrato dal Meeting di Rimini al G7 di Biarritz (dove è stata notato il monumento in saliva fatto dal commissario Ue Donald Tusk al formalmente uscito dalla scena politica, era il 25 agosto, avvocato Giuseppe Conte) che il più importante gruppo politico che siede nel parlamento italiano (e se non sbaglio governerà con le sinistre fino all’elezione del prossimo capo dello Stato o proconsole franco-tedesco a Roma) è lo stesso che si ispirava allo scasso della politica, al giustizialismo più merdoso e alla decrescita più infelice.

Potrebbe succedere l’irreparabile

Resta il fatto che non perdonerò mai ad Aldo Cazzullo il tipico peccato torinese di aver appoggiato un Beppe Grillo piuttosto che una Lega nord per quel solito vizietto di pensare all’unita d’Italia come roba catto-comunista, essendo delnocianamente la mancanza di fede, sia cristiana sia atea, da cemento di un potere ormai di estrema periferia imperiale.

Ora io penso che potrebbe non succedere più niente. Oppure andare in onda perfino l’irreparabile. Voglio dire che col regimetto giallorosso vai giù come è andata giù Roma e il Sud, solo che non avrai più neanche gli ospedali di Lombardia per venire a curarti il cancro da Reggio Calabria o Siracusa. Allora potrebbe succedere l’irreparabile. E cioè come quei moti di Reggio degli anni Settanta e la rivolta delle periferie delle grandi città.

Beh, se succede la seconda che ho detto, siamo salvi. Padre Antonio Spadaro lo nomineranno colonnello dei carabinieri. E con Roberto Saviano ci faranno i calendari della Guardia di Finanza e dell’Antimafia. In quel tempo felice, noi saremo fortunatamente a goderci l’alba nel giardino di Adamo ed Eva. Bye bye Italia.

Luigi Amicone (Tempi)

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