Casette simpatiche apparentemente disposte con gusto, corredate da giardinetti: parrebbero una perla rara tra le case popolari MM. 80 le famiglie residenti nel quartiere ma l’arrivo del degrado ha indotto, chi volesse abitare in uno di questi appartamenti, a desistere.
Le famiglie che vivono in via Senigallia al numero civico 50 hanno interessato il Corriere per mostrare le crepe, le infiltrazioni, le parete scrostate, i “disegni” fantasiosi dell’umidità, insomma la situazione invivibile della propria casa. E il Corriere ha risposto con un reportage, perché pare impossibile che siano state ricostruite sei anni fa e siano già ammalorate e cadenti.
Le segnalazioni sono numerose, ma gli interventi pochissimi. Eppure la manutenzione è assolutamente urgente. Riferisce la testata “…E poi insetti, scarafaggi e si racconta anche di un paio di bisce. «Ogni tanto provo a grattare il muro e a lavarlo con la candeggina racconta Anna De Fabrizio, mentre mostra l’avanzata dell’umidità nel suo appartamento al pianterreno, con piante e fiori curati ma una volta sono andata a dormire da un’amica perché qui l’aria era irrespirabile». Poi mostra l’alloggio accanto, disabitato da tempo, come rivela la selva disordinata in giardino.” Altra criticità che non immagini, vista la carenza di alloggi a Milano. Ma non serve essere periti per capire che probabilmente questi stabili sono stati costruiti con materiali scadenti. Alcuni suggeriscono che la causa di molte infiltrazioni starebbe nel «pluviale», ma rimane l’alta preoccupazione degli abitanti che aspettano da tempo interventi risolutivi.
Soggettista e sceneggiatrice di fumetti, editore negli anni settanta, autore di libri, racconti e fiabe, fondatore di Associazione onlus per anziani, da dieci anni caporedattore di Milano Post. Interessi: politica, cultura, Arte, Vecchia Milano