In Lombardia, Milano in testa, 13mila cattedre destinate alle assunzioni andranno invece ai supplenti. Le situazioni più critiche riguardano medie e superiori con materie come matematica, lingue, informatica e sostegno. Situazioni preoccupanti che si aggiungono, soprattutto a Milano, agli istituti scolastici ignorati dalla manutenzione. Il Governatore Attilio Fontana ha lanciato l’allarme, rilanciando l’idea di autonomia «Comprendo bene la difficoltà di chi dal Sud dovrebbe trasferirsi. Proprio per questo avevamo previsto un’integrazione degli stipendi, che tenesse conto del costo della vita». L’Ufficio Scolastico Regionale spiega che le chiamate per le supplenze annuali si faranno dopo che si sono fatte le immissioni in ruolo. Bisogna coprire infatti quasi quindicimila posti in tutta la regione.
Ma a mancare maggiormente sono i docenti a Milano. Nelle graduatorie di sostegno, ad esempio, ci sono circa 600 insegnanti che sarebbero stati molto utili a coprire il buco di cinquemila cattedre. Per compensare, si dovranno nominare insegnanti senza titolo e supplenti. Molto dipende anche dalle scelte dei professori, infatti essendo un concorso regionale, i docenti possono scegliere la provincia e non si saprà quanta richiesta ci sia per le scuole di Milano. All’inizio della Scuola, le cattedre da assegnare sono ancora migliaia e per alcune materie mancano i candidati. Sicuri che si possa iniziare l’anno scolastico?
Milano Post è edito dalla Società Editoriale Nuova Milano Post S.r.l.s , con sede in via Giambellino, 60-20147 Milano.
C.F/P.IVA 9296810964 R.E.A. MI – 2081845