In questi giorni i cittadini milanesi residenti nel fantomatico “Ambito 36” stanno ricevendo delle lettere del Comune di Milano dove li si informa testualmente “Dal 30 settembre sarà attiva la sosta a pagamento Ambito 36. I residenti potranno sostare liberamente sulle strisce blu. Sperando di farle cosa gradita abbiamo provveduto a registra la targa XYZ0== dell’autovettura che ci risulta essere di Sua proprietà al servizio pass on line”. La lettera prosegue dando indicazioni di come eventualmente si può aggiornare il pass nel caso si fosse cambiata nel frattempo autovettura e in calce alla lettera, il destinatario, trova un bel tagliando da ritagliare ed esporre sul parabrezza.
Plaudere all’efficacia del Comune di Milano che, per stavolta, sembra aver anticipato le esigenze del cittadino, è un pochino prematuro. Qualche automobilista previdente e zelante, costretto talvolta a posteggiare nelle vie limitrofe alla sua residenza per mancanza di spazio, inizia a chiedersi dove sia l”Ambito 36”. E qui si passa alla situazione pirandelliana dove tutti sanno che esiste un Ambito 36, ma nessuno sa esattamente dove sia. Un pochino come la famosa Area 51 , base sperimentale militare nordamericana, talmente segreta che si dubita della sua esistenza.
Il cittadino milanese zelante telefona quindi al Comune di Milano dove gli vengono fornite indicazioni approssimative, poi si affida al “guru” di internet, ovvero google, e navigando trova delle splendide piantine nelle quali è sì segnata l’Ambito 36 ma non i nomi delle vie (sarebbe chiedere troppo!). Quindi il nostro cittadino da bravo cartografo, recupera (sempre da google) una pianta aggiornata di Milano e usando una squadra ed un righello (o, a secondo della sua formazione digitale, Autocad o qualche altro programma grafico) disegna i contorni dell’Ambito 36, ricavando così i nomi delle vie.
Ma se nel sovrapporre le due cartine si è sbagliato di qualche centimetro nessuno potrà evitargli una bella multa. E non potrà fare ricorso perché l’errore è solo suo! La domanda è: perché l’amministrazione comunale non fornisce delle informazione complete e corrette? Perché fa le cose a metà. Cosa costava al Comune di Milano inviare insieme al pass una bella piantina con segnate le vie che fanno parte dell’Ambito 36? Visto che dobbiamo risparmiare sulla carta non poteva mettere l’elenco delle vie in calce alla lettera, oppure pubblicare una bella pianta aggiornata e leggibile sul proprio sito?
Di Ersinija Galin
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Il pomeriggio non ci sarà il pagamento del parcheggio e i residenti continueranno ad avere molta difficoltà a trovare parcheggio, perché niente strisce gialle?
L’aumento del biglietto è stato fatto per favorire i pendolari che ora si lamentano (v.il giorno 19/9/2019) per il pagamento parcheggio e il biglietto aumentato.
I comuni limitrofi alla zona 36 non hanno un sistema di trasporto decente, pertanto molte auto continueranno a parcheggiare in zona
Tranquilli, il servizio dei vigili è inesistente. Le multe per la sosta sembrano ormai abolite.
Basta passeggiare nel vecchio borgo di Baggio per notare una quantità di marciapiedi invasi dalle auto, al punto che i pedoni sono costretti a camminare sulla carreggiata. Oppure vedere quello che succede nei pressi del capolinea Bisceglie, dove i furgoni degli ambulanti sono perennemente fermi sotto i carte di di divieto di sosta. Mi fermo qui ma potrei andare avanti raccontando l’enorme numero di veicoli in divieto che osserviamo nella zona.
L’illegalità è ormai la norma.
Io e tanti altri abbiamo protestato più volte col Municipio 7 e abbiamo persino ricevuto rassicurazioni che la situazione sarebbe stata monitorata ed i reati sanzionati. Nulla di tutto questo è mai avvenuto.
Per approfondire: https://www.partecipami.it/tags/search?s=sosta+selvaggia&owner_id=21&owner=Infodisc
Ormai il Comune ha abdicato a qualsiasi tipo di controllo sulle soste e sul traffico nella zona che va da via Inganni fino a Baggio. Sembra che la politica dell’Amministrazione sia quella del “lassez faire”. Corsie in piena curva trasformate in aree di sosta, aree di parcheggio e fermate autobus e pullman occupate a tempo indeterminato da auto private ecc. Se provate a segnalarlo al sito del Comune, invece di mandare una pattuglia quanto meno a dare un’occhiata, vi chiedono quante auto sono interessate, per quanto tempo; manca solo che chiedano il codice fiscale e il numero di scarpe dei trasgressori. Non parliamo della burletta dell’Ambito 36, favoletta per chi ci vuole credere almeno in zona Zurigo/Inganni Bisceglie. Tutta la fretta per l’area di via del Cardellino in area Vodafone, chissà perchè mai…. Poi basta.
La vera barzelletta è Via Rembrandt. Prima avevo il pass zona 8 e trovavo sempre parcheggio.
Ora con il pass 36 devo parcheggiare a chilometri di distanza, via Martinetti è accessibile solo dopo aver raggiunto P.le Perucchetti e costeggiato tutta via Millelire (zona 8). Una serie di sensi unici inestricabili (anche da Via Branca stesso discorso), con il solo vantaggio che devo fare un giro di chilometri!!! Grazie sindaco dei disagi arrecati.
Magari qualcuno crede come alcuni navigatori obsoleti che via Martinetti sia collegata con Via Rembrandt (anche se mai vi è stato un qualsiasi collegamento tra le due vie!!!)
Ho cambiato autovettura, cosa devo fare per avere un nuovo talloncino di sosta nell’Ambito 36 ? Grazie
Si può sapere perchè l’Ambito 36 non ha ancora interessato le vie Ciconi, Carozzi, Capinera, dell’ Usignolo, ecc. ecc? Sono escluse dall’intervento e quindi destinate a fornire posti ai disperati respinti dalle strisce blu delle vie circostanti? Dopo lo scempio di via Zurigo, via Berna, via Saint Bon i posti auto sono diventati pochissimi, il traffico nelle ore di punta letteralmente infernale.
In più nella zona via de’ Calchi Taeggi/Bisceglie sta sorgendo una vera e propria città (dono osceno delle precedenti Giunte, ad onor del vero) che aggravera’ le problematiche del flusso di traffico dell’intera zona. Se è questo un modo di amministrare una città tenendo presenti le necessità dei cittadini …