Mai così vicino: è terrorismo, l’aggressione al militare in Centrale

Milano

Paura in Stazione Centrale, ieri mattina. L’ennesimo episodio di violenza di cui questo giornale ha già dato riscontro. In sintesi, per ricordare, un immigrato ha aggredito alle spalle un carabiniere colpendolo con delle forbici alla gola. Si chiama FatheMahamad, ha 23enne, di origine yemenita, irregolare, già noto per una denuncia dei carabinieri dopo essersi rifiutato di scendere dalla tettoia antistante il centro per migranti di via Sammartini. E’ stato, il suo, al momento della cattura, il grido dei terroristi “”Allah Akbar! Allah Akbar!”. Ripetuto, da fanatico. Un elemento che prova la varietà di criminalità presente nel “covo” della Stazione Centrale. L’episodio è stato considerato e trattato dal pm Alberto Nobili, responsabile del pool dell’antiterrorismo della Procura di Milano, come atto terroristico. Nel corso dell’interrogatorio, scrive Il Giornale, l’immigrato ha tentato di dare la sua versione dei fatti per cercare di “giustificare” il folle gesto. “Speravo di morire dopo averlo colpito”, ha detto al pm. e  ha aggiunto che dopo l’aggressione avrebbe voluto “raggiungere il paradiso di Allah”.” Probabilmente un’azione solitaria, ma sottolinea che la situazione degli immigrati clandestini o irregolari a Milano è incontrollata, che l’accoglienza indiscriminata voluta da Sala ha il sapore anche del terrorismo. Chissà in quale Moschea, più o meno abusiva, ha nutrito l’odio contro la nostra civiltà.

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