Educazione stradale e legalità per i ragazzi in accordo con le scuole

Milano

I corsi sono riservati ad alunni dall’ultimo anno delle scuole d’infanzia fino all’ultimo delle scuole superiori

Riprendono con l’inizio dell’anno scolastico le iniziative della Polizia Locale dedicate a bambini e ragazzi per spiegare loro l’educazione stradale e il rispetto delle regole. Da diversi anni la Scuola del Corpo della Polizia locale di Milano collabora con le scuole con una fitta rete di incontri. I corsi si rivolgono a giovani di diverse età: dall’ultimo anno della scuole d’infanzia fino all’ultimo delle scuole superiori. Lo scorso anno si sono svolti corsi sull’educazione stradale che hanno coinvolto 37 mila e 972 ragazzi e corsi sulla legalità per altri 16 mila 859. In totale sono stati 54 mila 831 i partecipanti con programmi diversi, calibrati a seconda delle fasce di età. L’offerta è variegata e tocca diversi temi, dalla classica educazione stradale, alla legalità passando attraverso il cyberbullismo o i pericoli del web.

Si inizia con corsi per i bambini più piccoli come l’iniziativa Belgiardino, un circuito pratico di educazione stradale allestito presso la Scuola del Corpo della Polizia locale di Milano, corredato da segnaletica, verticale, orizzontale e luminosa. In presenza di un istruttore i bambini si esercitano a rispettare i segnali, utilizzando le biciclette messe a disposizione dalla Scuola del Corpo. Per quelli più grandicelli c’è il corso Bimbi in Strada, una giornata che si divide in una lezione in aula con indicazione di base sul rispetto del codice della strada e in una uscita nelle adiacenze della scuola con sperimentazione sul campo delle nozioni acquisite. In tema di educazione stradale, per i ragazzi dai 16 ai 18 anni, c’è il corso Legalmente alla Guida: partendo da un confronto su come comportarsi in strada, utilizza anche supporti multimediali per simulare la guida distratta, ad esempio causata dall’uso del telefonino. Sempre per loro, i corsi toccano anche argomenti più sensibili, come il cyberbullismo. In questo caso i ragazzi sono chiamati ad interrogarsi su cosa è il bullismo e qual è il “confine” che separa uno scherzo pesante da un reato, attraverso laboratori che stimolano l’immedesimazione empatica.

Oppure i pericoli del web: con Legalmente in Rete vengono illustrate agli studenti sia le potenzialità che i rischi della navigazione web e spiegati ai giovani gli strumenti utili muoversi in rete in sicurezza. Tra i principali pericoli, che nella maggior parte dei casi i giovani non sanno nemmeno di correre, ci sono la geo-localizzazione, il sexting, il revenge porn, il grooming o il furto d’identità. I nativi digitali infatti tendono a rivelare facilmente dati personali, mettendo a rischio la loro privacy e la loro “web reputation”. C’è anche un corso che si dedica alle dipendenze che possono colpire i ragazzi. Il corso promuove un programma che spazia dall’uso, abuso e dipendenza da fumo, alcol e sostanze stupefacenti alle nuove forme di dipendenza cosiddette “new addiction”. Quest’ultime consistono in una  forma di dipendenza psicologica che spinge, in modo compulsivo, alla ricerca di un oggetto o alla messa in atto di un determinato comportamento (uso smisurato di internet, smartphone, shopping, gioco d’azzardo, videogiochi, cibo). Il progetto, articolato in un unico incontro della durata massima di tre ore, ha l’obiettivo di sviluppare una maggiore conoscenza del problema. Per iscriversi è necessario compilare un modulo di richiesta scaricabile dal sito del Comune, al cui link si possono trovare informazione dettagliate sulle diverse iniziative.

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