Il commento di Luciano: quarta giornata di serie A

Sport
Buongiorno e buon Lunedì a chi legge, a chi festeggia e a chi è deluso dai primi anticipi della quarta giornata. Mi sento di dire che non è il caso di parlare di verdetti, nè in testa ne in coda, siamo solo alle prime battute. Ma se di battute dobbiamo raccontare, quella subita dal Milan nel derby ha un peso che già grava forse più psicologicamente sul nuovo tecnico, quel Giampaolo da cui si aspettava una ventata di cambiamento verso migliori performances. E’comunque fatale che finisca nel mirino se vede l’Inter in testa con 6 punti in più alla quarta giornata, ma non poteva illudersi di avere una squadra già competitiva. Dovranno rimboccarsi le maniche anche per sperare in un piazzamento Uefa, hanno il tempo e le potenzialità per farlo.

Per iniziare il turno, si parte con un Cagliari – Genoa (3-1) che vede i sardi conquistare la seconda vittoria consecutiva, e con merito avendo disputato una partita di buona intensità e determinazione. Una sfortunata autorete di Zapata (Genoa) non basta a sminuire la prestazione del Cagliari, che va in gol con Simeone e J.Pedro e incassa 3 ottimi punti.
Il Brescia infligge la terza sconfitta consecutiva all’Udinese, espugnando il Dacia Arena con un gol di Romulo al 57′. Friulani già in ansia da bassa classifica, ma è squadra abituata a lottare per la permanenza in A, quindi può recuperare se riesce a riprendere fiato velocemente.
Vince la Juventus sul Verona, ma non sul velluto, contrariamente alle previsioni. Anzi, va addirittura sotto al 21′ con un gol da cineteca di Miguel Veloso dai 20 metri, dopo aver rischiato di prendere gol su un rigore clamorosamente tirato sul palo da Di Carmine e ribattuto al volo sulla traversa da Lazovic. Il pareggio bianconero è di Ramsey al 31′, ma facilitato da una deviazione decisiva di Gunter, che spiazza Silvestri, mentre è Ronaldo a regalare la vittoria su rigore al 41′. Ma è da notare che la Juventus ha rischiato comunque troppo, da un Verona che ha colpito ancora due volte i pali e ha impegnato severamente Buffon in un paio di occasioni.
E veniamo al derby della Madonnina, vinto 2-0 dall’Inter, che avrebbe potuto infliggere ai rossoneri una delle più pesanti sconfitte della storia. A parte la qualità di gioco innegabilmente superiore, i ragazzi di Conte non hanno nemmeno dovuto faticare oltremodo per spuntarla ed aver ragione di un Milan spuntato e troppo lezioso dal centrocampo in su. Il vantaggio dell’Inter al 4′ del secondo tempo con Brozovic con leggera deviazione di  Leao che spiazza Donnarumma. I nerazzurri controllano con sufficiente sicurezza le blande reazioni del Milan e la chiudono al 78′ con Lukaku di testa, servito ottimamente da Barella. Proprio quei due (Brozovic-Lukaku), indiziati di litigiosità negli spogliatoi, sono gli autori della depressione milanista. Nel computo finale, da mettere un gol annullato per parte (Calhanoglu e Martinez) rispettivamente per fallo di mano e per fuorigioco, un’occasione per il Milan con Suso che viaggia veloce per 60 metri in contropiede ma si fa deviare il tiro da Asamoah. Poi un palo esterno di Hernandez ma ormai sullo 0-2, pali di D’Ambrosio da 2 metri a porta vuota e di Candreva: tiro sul palo destro, palla che corre lungo la linea ed esce da un gol già fatto! Poco prima, gran traversa all’incrocio di Politano. Poteva essere un massacro, ma il Milan ringrazia anche S.Palo…
Nell’anticipo domenicale delle 12,30 il Sassuolo si impadronisce sia del campo che dell’intera posta a spese della Spal. 3-0 il finale, con pieno merito degli emiliani che dominano senza tracce di sofferenza l’intero incontro. Mattatore del match Caputo, con una doppietta (+ palo) al 25′ e al secondo di recupero nel primo tempo, chiude Duncan al terzo della ripresa. Ottima partita anche per Berardi, autore di due assist. Notte fonda per la Spal, che dopo la vittoria contro la Lazio si era illusa di aver trovato la via maestra, ma il sogno svanisce e il risveglio è doloroso.
Il Napoli si sbarazza con disinvoltura  del Lecce, sul terreno dei padroni di casa pugliesi, e mantiene le distanze dall’Inter capolista affiancando la Juventus. Partita senza grandi emozioni, monopolizzata dal gioco degli uomini di Ancelotti, che vanno in gol con LLorente (doppietta) e con lo stesso guadagnano un rigore realizzato da Insigne per il 2-0. Prima della quaterna con la doppietta dell’ex Real e Juve, il terzo gol di F.Ruiz con una fucilata di sinistro. Ininfluente il gol su rigore di Mancosu per il Lecce, e finale secondo pronostico. Dunque,  Napoli che rimane nella scia della capolista.
La Sampdoria si rialza, vince in casa e ricaccia il Torino più giù delle prime. Gabbiadini decide la partita al 56′, con una sventola secca approfittando di uno svarione di Lyanco.
Tra Bologna Roma sembrava cosa fatta l’uno a uno, almeno fino al 93′, ma sul filo di lana spunta il testone di Dzeko che mette fine ad una contesa abbastanza equilibrata nonostante l’espulsione di Mancini che, ormai all’85’, lascia la Roma in 10. Deluso il Bologna che, avendo pareggiato in 5 minuti con Sansone (rigore) il vantaggio della Roma con gran punizione di Kolarov a inizio ripresa, aveva cullato la speranza di riuscire nell’impresa finale che invece ha compiuto la Roma. Bologna alla prima sconfitta, non è il caso di abbattersi e Mihailovic è il primo a dare l’esempio, con la sua lotta ad una sconfitta che non sarebbe più rimediabile.
Atalanta – Fiorentina, va in scena a Parma (campo di Bergamo in fase di ristrutturazione) una delle epiche rimonte dei bergamaschi, sotto di 2 gol fino a 10 minuti dal termine. Buona prestazione della Fiorentina, beffata, ma da applausi la reazione dell’Atalanta incitata a gran voce dal suo condottiero Gasperini che ci crede, e trasmette ai suoi l’adrenalina che produce l’incredibile assalto finale per annullare il doppio svantaggio dei viola (Chiesa e Ribery). Elettrizzante ping pong di emozioni, che inizia con Ilicic all’84’ per ridurre le distanze, prosegue nel recupero (5 min.) al 92′ con un gol che valeva il pareggio, ma annullato per un tocco di braccio di De Roon su tiro di Pasalic. Anzichè deprimersi, l’Atalanta spinge ancora di più e al 95′ esplode la gioia di Gasperini, dei giocatori e del pubblico atalantino, quando Castagne in volèe dal limite infila in rete un pallone che passa tra due giocatori viola e lascia secco Dragowski. L’Atalanta dimentica almeno in parte le tristezze europee e si prepara a tornare in battaglia come è sua abitudine.
Ultimo commento per Lazio – Parma, che  vede i laziali appropriarsi di tutto il disponibile, per merito di una prestazione di livello decisamente superiore a quella degli emiliani. Ci pensano Immobile e Marusic, con un gol per tempo, a sistemare la pratica, sia pure con qualche mugugno sfuggito a Immobile che non gradisce la sostituzione al 63’con Caicedo. Cambio probabilmente prudenziale per gestire le risorse migliori in vista della doppia sfida contro Inter e Cluj in Europa League. Lazio che si porta a 7 punti assieme a Bologna e Atalanta, sotto Roma e Napoli.

Ora per tutti il primo turno infrasettimanale, Mercoledì.

Arrivederci a prestissimo!

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Moderazione dei commenti attiva. Il tuo commento non apparirà immediatamente.

This site uses Akismet to reduce spam. Learn how your comment data is processed.