Sono allestite negli spazi del Museo del Novecento le due opere premiate ex-aequo al concorso indetto in occasione di “Milano Leonardo 500”, il palinsesto delle iniziative promosso nel cinquecentenario della morte del genio toscano. “Atlantico” di Ettore Favini e “Giardino abusivo” di Eugenio Tibaldi, in mostra dal 20 settembre e fino al 12 gennaio, interpretano con un taglio contemporaneo i temi affrontati dal Maestro rinascimentale nel periodo milanese. Natura, scienza e arte sono declinate dai due artisti con una diversa prospettiva, mantenendo un linguaggio intermediale e una particolare attenzione all’interazione con il pubblico. I temi, al centro degli oltre ottanta progetti che hanno risposto per la realizzazione di un’opera d’arte contemporanea ispirata a Leonardo, diventano un’occasione di riflessione su argomenti attuali e urgenti come la sostenibilità e il degrado ambientale.
“Atlantico” di Ettore Favini è una videoinstallazione allestita in un’apposita saletta al piano terra del Museo. Le immagini, che creano un ciclo della durata di circa 10 minuti, vengono proiettate in loop su uno schermo e prendono spunto dal Codice Atlantico di Leonardo, conservato presso la Biblioteca Ambrosiana di Milano, offrendo al visitatore un’esperienza immersiva tra ricordo di nebbie e “sfumati” leonardeschi: uno spazio sospeso che connette passato e presente attraverso le trasformazioni del paesaggio, una meditazione guidata dalle immagini che documentano poeticamente la metamorfosi dell’acqua. L’installazione “Giardino abusivo” di Eugenio Tibaldi prende vita nel Museo: un orto “atipico” che nasce, si alimenta e cresce innestandosi a tre diversi piani del Museo. Tra frigoriferi, televisori rotti e materassi germogliano insalata e pomodori nutriti con acqua di recupero che, filtrata grazie a un sistema di depurazione che è parte stessa dell’installazione, proviene dall’impianto idraulico del Museo.
Entrambe le opere sono visitabili con ingresso libero ed entreranno a far parte della collezione del Museo del Novecento. Anche in questa occasione il Museo si apre alla città e genera nuove sinergie collaborando con i Laboratori di Terapia Occupazionale delComune di Milano: sono infatti i volontari iscritti ai laboratori a prendersi cura del “Giardino abusivo” di Eugenio Tibaldi interagendo con l’opera e mostrando come un piccolo gesto può contribuire all’equilibrio con la natura così sbilanciato dall’impatto sull’ambiente dell’azione umana.
ETTORE FAVINI (Cremona 1974)
Si forma all’Accademia di Belle Arti di Brera a Milano. Il suo lavoro vive nella dimensione dell’ascolto di storie e narrazioni minori per nutrire opere che raccontano la relazione tra le persone e il loro ambiente. Ha ricevuto numerosi riconoscimenti, tra cui Italian Council promosso da DGAAP (2019), il Premio Artegiovane delle Camere di Commercio di Milano e Torino (2005), il Premio New York presso la Columbia University (2007). Tra le varie esposizioni: Italian Academy della Columbia University, New York; ISCP, New York; Song Eun Art Space, Seoul; Ocat, Shanghai; Istituto Italiano di Cultura, Tirana; Centre for Contemporary Art Futura, Praga; Fondazione Sandretto Re Rebaudengo, Torino; Villa Panza, Varese; Museo d’arte contemporanea Villa Croce, Genova; PAC, Padiglione Arte Contemporanea, Milano; CCC Strozzina, Firenze; MAN, Museo d’arte della provincia di Nuoro; Villa Medici, Roma; Fondazione Pastificio Cerere, Roma; American Academy, Roma; Fondazione Olivetti, Roma; Museo Riso, Palermo. È attualmente docente nel Corso di Visual Art della Nuova Accademia di Belle Arti NABA di Milano e del Corso di Pittura all’Accademia di Belle Arti G. Carrara di Bergamo.
EUGENIO TIBALDI (Alba 1977)
Perfeziona i suoi studi alla Domus Academy a Istanbul e al Corso Superiore di Arti Visive (CSAV) della Fondazione Antonio Ratti a Como e, in seguito, all’American Academy di Roma come Affiliated Fellowship. Dal 2000, dopo il trasferimento a Napoli, impronta la propria ricerca sul concetto di margine analizzato in ogni sua declinazione, a partire da quella geografica con lo studio delle periferie delle grandi città in Italia e nel mondo. Realtà conosciute durante i numerosi viaggi in Egitto, Venezuela, Turchia, Grecia, Romania, Cuba e Albania. Tra personali e collettive: Fondazione Sandretto Re Rebaudengo, Torino; International Centre of Contemporary Art, Bucarest; State Museum of Contemporary Art, Thessaloniki; Museo Archeologico Statale, Ascoli Piceno; XII Biennale de L’Avana; Museo Madre, Napoli; Museo Ettore Fico, Torino; Maxxi, Roma.
Ingresso gratuito alle installazioni
INFO Museo del Novecento – piazza Duomo 8 – tel. 02 88444061 – www.museodelnovecento.org
Orari
lunedì dalle 14.30 alle 19.30
martedì, mercoledì venerdì e domenica dalle 9.30 alle 19.30
giovedì e sabato dalle 9.30 alle 22.30
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