La voce dei cittadini nei quartieri di Milano

Milano

L’ironia dei milanesi fa parte del patrimonio mentale da valorizzare ma non per questo si può sottovalutare l’indignazione che sottende. E Milano, soprattutto oggi, è un teatro in continuo divenire e i comitati, le lettere inviate ai giornali mostrano il buon senso e sono la dimostrazione che spesso una soluzione c’è, basta applicarla. Buon senso che dorme nelle azioni dell’amministrazione. Molti quartieri sono interessati, perché l’incuria nella città è sotto gli occhi di tutti. “Purtroppo non è possibile postare l’odore nauseabondo !” scrive Nadia Binelli  (sito Noi del Comitato Milano zona 8) ed è un’osservazione da considerare in tutti i casi in cui i rifiuti abbandonati fermentano. E ancora da Gianluca Boari “Giardini di Piazza Aspromonte, a due passi da Piazzale Loreto, non meritano di essere ridotti ad area di bivacco. Ecco la Milano che il sindaco non mostra intento a farsi fotografare alle aperture dei negozi in centro o a distribuire borracce cinesi. Milano non merita la condanna di questo sindaco!”  L’esasperazione  è legittima. Ma c’è anche una proposta in una lettera inviata al Corriere “Filobus 90/91 Sporcizia alle fermate Prendo il filobus 90/91 nelle fermate tra piazza Napoli e piazzale Brescia e rimango malissimo alla vista della sporcizia che si accumula attorno alle bellissime pensiline Atm. Pur essendoci sempre nei pressi un raccoglitore per i rifiuti, la gente getta molta roba per terra e moltissimi mozziconi. Lei non pensa che si potrebbe suggerire ad Atm di dotare le pensiline di un piccolo recipiente da «agganciare» al palo orizzontale che esiste già nel vano interno, per i soli mozziconi? O ci sono altri suggerimenti?” D’altronde con l’aumento dei biglietti, i fondi ci sono. Viste le aggressioni e gli stupri, dal sito del quartiere Salomone una preghiera a Oscar Strano (F.I. da Rita Giannoccolo “Buongiorno si può fare qualcosa per questo vialetto c’è un pezzo che è troppo buio coperto dai rami degli alberi e dalle lampadine fulminate io passo tutte le mattine di qua alle 5,50 per andare a prendere il 27 quel pezzo fa paura” Piccole-grandi cose in una città dove si mangia ogni giorno insicurezza. L’invocazione che segue è un problema che riguarda molti cittadini, a cui, certo, l’urbanistica tattica, non dà risposte “Cestini dei rifiuti Molti sono spariti Scrivo per parlare delle volte al dì in cui i nostri amici a 4 zampe espletano le loro necessità senza preoccuparsi se è bene o no. E 25 anni che le raccolgo. E fin qui niente di speciale ma purtroppo nel tempo una cosa fondamentale è sparita: il tanto ricercato cestino dei rifiuti. Il problema è che nel cestino finivano i rifiuti di casa non differenziati, perciò togliamoli. Ma fare dei cestini che permettano di gettare all’interno solo piccole cose no? Se il comune di Milano vuole ne brevetto uno carino e resistente. Per favore necessitiamo di cestini fate qualcosa”

Sono d’accordo: fate qualcosa, non servono progetti da archistar.

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