Area B non migliora l’aria, ma i milanesi, anche quelli con reddito basso, devono cambiare l’auto

Fabrizio c'è Milano
Ieri il Consiglio Comunale ha respinto la mia mozione per spostare di un anno il divieto agli Euro 4 diesel e armonizzare le regole di Area B con le norme regionali evitando confusioni ed equivoci.
Per la mia richiesta di deroga hanno votato Forza Italia e Lega, contrari tutta la sinistra e i grillini, che in ossequio alle nuove alleanze di governo hanno smesso di fare opposizione a Sala.
È  stato comunque utile ciò che è stato verbalizzato ai fini di futuri ricorsi.
Io ho illustrato  i grafici Arpa per  dimostrare che nei primi 6 mesi di attività Area B ha avuto l’effetto di ridurre mediamente il Pm10 del 3% e l’Nox del 2%. Si noti che quando fu introdotta Area B era stato promesso un – 19% di emissioni.
A fronte di questo fallimento ho chiesto più volte a Granelli  di fornire i dati ufficiali di Area B: silenzio assoluto.
Granelli ha poi ammesso che Area B non serve per ridurre inquinamento, ma per cambiare cultura. Cioè per rieducare i milanesi come tanto piace alla sinistra.
Inoltre Milano  non vuole concedere le stesse deroghe chilometriche previste da Regione per i veicoli vecchi.
In pratica Area B non è servita a ridurre l’inquinamento né a tutelare la salute, ma Sala  pretende che migliaia di milanesi con reddito basso  spendano più di 20.000 Euro per  cambiare l’auto per ordine del signor Sindaco.
Nessuna pietà per gli automobilisti alle prese con regole e deroghe diverse in Regione e in città. Si arrangino risponde il Comune.

3 thoughts on “Area B non migliora l’aria, ma i milanesi, anche quelli con reddito basso, devono cambiare l’auto

  1. eh è proprio quello di cui abbiamo bisogno. cambiare abitudini e pensiero. l’automobile privata è oggetto del millennio scorso. più mezzi pubblici, più sharing, piu biciclette.

  2. Io ho solo un’auto d’epoca un po’ vecchiotta e al momento sono disoccupato, ci vediamo alle urne vara giunta radical chic!

  3. C’è poco da discutere con questa gente.
    L’unica cosa è fare sapere ai cittadini della truffa perpetrata, divulgare in modo diretto e semplice (volantini, cartelli, adesivi, interviste, giornali, social networks) i numeri, le cifre. Cifre di quanto i milanesi stanno pagando per le balle di Sala, Granelli e Maran.

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