Con Fabrizio D’Angelo, consigliere di Forza Italia del Municipio 5, avevamo chiesto a Granelli di ripensare i lavori, per cui non fu chiesto alcun parere al Municipio 5, su via Ripamonti appena iniziati. Temevamo che la viabilità sarebbe stata fortemente penalizzata e così è stato. Non solo sulla via Ripamonti, ma anche sulle vie perpendicolari a causa del traffico in tilt che rimane accodato dietro a tram e mezzi ingombranti che non riescono a passare contemporaneamente. È nato un comitato spontaneo che ha raccolto 1.500 firme per chiedere che il Comune trovi al più presto una soluzione. Percorrere una delle principali arterie d’ingresso a Milano è diventata una dura prova alla pazienza dei milanesi. Per chi si reca in città in auto, ma anche per chi utilizza i mezzi pubblici. E meno male che l’amministrazione di centrosinistra millanta di essere attenta all’ambiente. Basta andare sul posto per respirare a pieni polmoni quell’aria malsana. Aver deciso di spostare le fermate penalizza anche i tanti residenti delle case popolari, in particolare i più anziani e con problemi di deambulazione, che prima avevano la fermata sotto casa e oggi ce l’hanno a 500 metri. E pensare che i marciapiedi sono stati alzati perché il Comune ha perso una causa contro un disabile utilizzatore della linea tranviaria 24. Come sempre, l’assessore Granelli non risponde alle tante mail di protesta, ma siamo certi che dopo la manifestazione del 18 ottobre – in cui saremo al fianco dei cittadini – dovrà chiedere scusa e spendere altri fondi pubblici per far spostare le fermate dov’erano prima. Stendiamo altri veli pietosi sullo stato dell’asfalto di via Ripamonti che, dal rifacimento di poco più di un anno fa, è già da rifare totalmente. I soldi della collettività andrebbero spesi in maniera oculata, ma evidentemente per Sala e Granelli è più importante la guerra santa contro le auto.
Alessandro De Chirico (Consigliere Comunale F. I. Milano)
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