Lo zio, un filippino di 38 anni, avrebbe violentato la nipotina per sei anni, con la minaccia di fare altrettanto anche alla sorellina più piccola se lei lo avesse rivelato ai genitori.
Per questo l’uomo è stato arrestato con l’accusa di violenza sessuale aggravata nei confronti della bambina. Gli abusi sarebbero iniziati nel 2013, quando la vittima aveva solo dodici anni e le violenze sarebbero avvenute tra il Comasco e Sesto San Giovanni.
Secondo quanto appurato dagli inquirenti, i genitori, entrambi con un lavoro fisso che li costringeva a stare fuori tutto il giorno, avrebbero affidato la bambina allo zio e proprio a casa sua, nel Comasco, ci sarebbero state le prime violenze. Avendo un lavoro che lo tiene impegnato solo di notte, il 38enne poteva ospitare le due bimbe nella propria abitazione, poi, in un secondo tempo, gli abusi sarebbero proseguiti anche a casa delle bambine, a Sesto San Giovanni.
Intorno allo scorso luglio sono però scattate le indagini della polizia, che ha ascoltato la giovane, che è sembrata subito molto provata a livello psicologico. Dal suo racconto è emerso infatti che lo zio, per tapparle la bocca, la minacciava di usare lo stesso trattamento anche con la sorellina.
Le indagini hanno avuto forzatamente un’accelerazione nei giorni scorsi quando l’uomo ha cominciato a programmare un viaggio aereo nelle Filippine. Gli agenti sono così intervenuti e lo hanno tratto in arresto.
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