Non sarà una fiaba, Sala ha promesso, la Giunta ha disegnato la città, il PGT dà il via libera alla realizzazione di tetti, pareti e pavimenti verdi per abbassare le emissioni, all’insegna di una visione green ammazza inquinamento. Non ha previsto, naturalmente, lo sguardo schifato, il raccapriccio che perfino i tetti verdi di piante avranno per i tanti rifiuti abbandonati ovunque a decorare di sporcizia vie, piazze, prati ecc. E non è dato sapere quanto i tetti verdi possano abbassare l’inquinamento anche olfattivo delle cose deteriorate da tempo. Forse nessuno ha approfondito l’impatto che il degrado ha sull’aria. La verità è che per Sala sono inquinanti solo i Diesel dei poveri cristi che lavorano, che non hanno i soldi per cambiare il furgone, le automobili. Senza ironia chiedo: quanto inquinano le latrine a cielo aperto, i campi rom, le discariche abusive? Osserva l’urbanista Luca Beltrami Gadola su Arcipelago “Non crederemo alla vocazione ambientalista fin che si approveranno edifici ad uffici – ma anche abitazioni – condizionati 365 giorni all’anno perché non è previsto che per cambiare l’aria si aprano le finestre di quelle magnifiche facciate, gioia delle archistar, nemmeno nelle mezze stagioni come il buon senso vorrebbe. Vorremmo capire se c’è ancora qualcuno che parla di una città più equa dove i ricchi diventino meno ricchi e i poveri meno poveri. Sinistra. Rispettiamo la ricchezza, il lusso, le griffes, i ristoranti a 200 euro a persona, le case a 15.000 euro al metro quadro, ma vogliamo che una parte di questa ricchezza che si genera perché Milano c’è, perché i milanesi l’hanno fatta così, perché sono fatti così, restasse ai cittadini, a tutti ma soprattutto ai più deboli”.
Soggettista e sceneggiatrice di fumetti, editore negli anni settanta, autore di libri, racconti e fiabe, fondatore di Associazione onlus per anziani, da dieci anni caporedattore di Milano Post. Interessi: politica, cultura, Arte, Vecchia Milano