Nonostante se ne sia liberato da assessore mandandolo a Strasburgo a fare l’europarlamentare, Sala subisce ancora i diktat di Majorino, il grande teorico della accoglienza illimitata a Milano.
Ai tempi di Pisapia Majorino era riuscito a convincere l’allora Ministro Alfano a trasformare Via Corelli da Centro di identificazione, dove i clandestini vengono reclusi, in centro di accoglienza residence.
Poi gli attentati di Berlino con il radicalismo che sbarca in Italia e fa attentati in Europa avevano spinto la UE a chiedere di istituire i Centri per il Rimpatrio, per vigilare almeno sugli immigrati più pericolosi.
E cosi via Corelli era stata scelta dal Ministro degli interni Minniti come CPR. Un anno di lavori sotto Salvini ed oggi è pronta alla riapertura.
Ed ecco che salta fuori l’on. Majorino che afferma che Milano non può ospitare un centro di detenzione per clandestini. E Sala lo prende sul serio e si riserva di chiedere al Governo di bloccare il Cpr.
Via Corelli è stata ricostruita con i soldi dei contribuenti per fare un centro per il rimpatrio, come richiesto dalle leggi italiane e dalla UE. Il CPR può evitarci il reclutamento di tanti spacciatori tra i clandestini e tante esplosioni di quotidiana violenza tra migranti disperati o instabili. Come fa il Sindaco Sala, responsabile della sicurezza dei suoi concittadini, a non volere un Centro per i rimpatri?
Fabrizio De Pasquale ha 60 anni, è sposato, padre di 2 figli e vive a Milano. Laureato in Scienze Politiche, è stato Capo ufficio stampa di varie aziende e del Ministero dei Beni Culturali. Ha lavorato per RAI ed Expo2015 e per un centro media. E’ stato per 24 anni Consigliere e poi Capogruppo di Forza Italia a Palazzo Marino. Conosce bene Milano ma non smette mai di scoprire i problemi e le eccellenze che la metropoli produce ogni giorno. E’ Direttore e amministratore di Milanopost dal 2014 e crede nel ruolo dell’informazione locale per migliorare la città e i suoi abitanti.