Tutti pronti? E allora via in marcia per la verifica dell’età e non importa che siate chirurghi o braccianti, artisti o calzolai, filosofi o cuochi: l’importante è che siete anziani, anzi vecchi, zavorra senza futuro. Anzi non avete neppure la capacità di prefigurare un futuro, con la mente secca, il pensiero monocorde, i gesti impacciati. La gioventù di oggi è proiettata nei grandi ideali, è pecora con Greta, sposa acriticamente il bene dell’orgia collettiva, si uniforma al pensiero corrente, ma che pretendi vecchio?
Anche Grillo, nel suo ultimo tango da clown triste ti proibisce la scelta, la libertà di voto “Ci sono semplicemente troppi elettori anziani e il loro numero sta crescendo. Il voto non dovrebbe essere un privilegio perpetuo, ma una partecipazione al continuo destino della comunità politica, sia nei suoi benefici che nei suoi rischi…I loro voti dovrebbero essere eliminati del tutto, per garantire che il futuro sia modellato da coloro che hanno un reale interesse nel vedere realizzato il proprio disegno sociale. Gli elettori sono, in larga misura, guidati dal proprio interesse personale, e l’affluenza relativamente bassa degli elettori più giovani può essere in parte causata dal sentirsi alienati da un sistema politico gestito da persone che non considerano della loro stessa natura”.
Eppure gli anziani sono Testimoni del Tempo, hanno imparato la fatica, sono portatori di esperienza, hanno visto l’evoluzione della vita, custodiscono valori eterni, cantano la saggezza di chi ha capito e scelto. E amano quei figli incerti, traviati, assenti. Con il disinteresse della purezza, con il sorriso che sa perdonare. Sono risorse inestimabili. Ascoltiamoli.
Soggettista e sceneggiatrice di fumetti, editore negli anni settanta, autore di libri, racconti e fiabe, fondatore di Associazione onlus per anziani, da dieci anni caporedattore di Milano Post. Interessi: politica, cultura, Arte, Vecchia Milano