“Questa mattina Roberto Tasca deve essersi alzato con la luna storta. Solitamente morigerato, oggi l’assessore al Bilancio rilascia dichiarazioni al vetriolo, arrivando a dire che sulla tutela dei negozi storici Regione Lombardia si ispira al centralismo statale in voga durante il ventennio fascista” afferma Gianluca Comazzi, consigliere comunale e capogruppo di Fi in Regione Lombardia. “Le enormità proferite dall’assessore si commentano da sole. Quello che non posso accettare è il modus operandi di una sinistra liberal e fighetta, che vorrebbe distruggere il concetto stesso di “milanesità” per mere logiche di profitto. La delibera regionale non ci riporta affatto al Medioevo, come asserisce Tasca. Il nostro obiettivo – prosegue l’azzurro – è favorire lo sviluppo di Milano, tutelando al contempo le attività che fan parte della sua storia. Tra gli elementi che negli ultimi decenni hanno reso Milano sempre più attrattiva ci sono proprio questi negozi, i cui prodotti sono spesso conosciuti e apprezzati anche all’estero. La giunta Sala – abituata a stendere tappeti rossi a marchi internazionali che non sempre pagano l’affitto degli stabili con puntualità svizzera – dovrebbe mostrare più riguardo per queste attività, vero e proprio patrimonio della nostra tradizione”.
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