Sala risolve tutto: nel 2023 anche la questione “Seveso”

Milano

Sicuramente, in questi giorni disastrosi con l’acqua che copriva la città, le strade diventate fiumi melmosi, intere zone impraticabili, il nostro sindaco Sala non si è sporcato di fango i suoi bei calzini arcobaleno con una passeggiata in periferia. Sicuramente il suo splendido ottimismo gli ha permesso di sognare una “soluzione Seveso” nel 2023. Parlare è speranza, pensa, ma i cittadini sull’esondazione Seveso ne hanno sentite tante da turarsi le orecchie. Comunque, ieri mattina, a margine del solito rito-vetrina al bar Tranvai alla Martesana per la famosa “colazione con il Sindaco”, ha risposto all’impazienza di alcuni presenti “Nel 2023 la situazione sarà risolta”. Come possa avere questa certezza è un mistero, ma ha cercato di fare delle precisazioni “Il punto, su lavori del genere, non sono i finanziamenti – ha assicurato -. Riteniamo però di poter dire che la questione Seveso non sarà risolta prima del 2023”. Basta la parola? Tutti contenti? Solo tre anni da aspettare, con tutti i disagi annessi allo straripamento del Seveso? E quanto dobbiamo aspettare per le scuole, gli edifici con i soffitti che piovono intonaco, con i sottocavalcavia che invocano una barchetta per il guado? Ma Sala è contento, ride al futuro e lo scrive su Facebook per partecipare la sua gioia. E, dulcis in fundo, riprende quel film tanto caro alle sue notti di sognatore “Sono innamorato dell’idea di riaprire i Navigli ma oggi non ritengo saggio farlo perché ci sono altre questioni aperte sulla città”. Non fa male alla salute vivere di sogni, ma non rovini l’esistenza a chi si è dichiarato contrario per le tante ricadute negative per la città.

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