Ma che sarà mai un palo storto? E’ il DNA di Sala che non conosce la manutenzione

Milano

Ma che sarà mai un palo storto? Uno di quei pali che hanno il compito di segnalare, di attirare l’attenzione, messo lì per parlare ai viaggiatori, ma forse per stanchezza o per un forte vento, ha reclinato il capo e non si è più rialzato. Ma che sarà mai un palo storto a San Siro, nel via vai indifferente del traffico? A fotografarlo e ad inviare una lettera al Corriere  è un cittadino che ama Milano “Il palo segnaletico mi ha colpito non certo per la sua originalità (credo che a Milano pali più o meno storti ce ne siano a migliaia) quanto per la sua «permanenza» in quella posizione: quasi 10 anni. E dire che si trova in una strada larga, vicinissima allo stadio di San Siro e percorsa ogni giorno da vigili urbani, operai Amsa che puliscono strade/aiuole/prati, personale delle reti luce e gas che da anni continuano a bucare la strada, insegnanti delle vicine scuole e chissà quanti altri dipendenti comunali. Devo dedurre che nessuno s’è fatto carico del problema (io l’ho segnalato inutilmente ai vigili urbani). Il «palo storto» evidenzia la perenne indifferenza del Comune verso quei numerosi interventi manutentivi che renderebbero la Milano periferica (il centro, molto più curato, non ne ha bisogno) più piacevole e più vivibile” E la realtà di una piccola cosa diventa il simbolo dell’incuria, della disaffezione soprattutto di un Sindaco che non conosce la manutenzione, che ama i grattacieli svettanti, che non ha il tempo per “governare” le piccole o grandi cose degradate in città. L’elenco delle situazioni ignorate, delle cose abbandonate e dei troppi angoli mangiati dall’incuria, parlano di un modello Milano che sa solo esportare grande disagio.

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