Ieri sera il Comune ha approvato un odg che invita la Giunta a concedere il “pubblico interesse”. È il primo passo che la legge sugli stadi del 2017 prevede per facilitare la costruzione di nuovi stadi.
Il dibattito su San Siro ha spaccato gli schieramenti politici, divisi trasversalmente tra chi voleva uno stadio supermoderno e funzionale e chi non non voleva demolire un secolo di storia calcistica e un simbolo di Milano.
Alla fine l’impasse è stata superata con la premessa che l’attuale San Siro non verrà demolito, almeno nelle sue parti architettoniche più rilevanti.
Il sogno mio e di molti altri era quello di ristrutturare l’attuale San Siro senza demolito. Purtroppo 2 obiezioni a questa soluzione sono fondate: 1. Non si può tenere un cantiere aperto dove le squadre giocano ogni 3 giorni 2. Se San Siro dev’essere chiudere per 2 o 3 anni l’effetto sarebbe letale per le squadre e dannoso per le ricadute economiche su Milano.
Quindi bisogna seguire la strada dello stadio nuovo non solo per motivi di orgoglio calcistico, ma soprattutto perché Milan e Inter sono un patrimonio e brand della città (pensiamo a quanti tifosi italiani e stranieri vengono per campionato e coppe). Non esistono più i mecenati come Pirelli, Rizzoli, Moratti e Berlusconi e quindi le squadre dovranno vivere con i loro incassi commerciali.
La cosa più importante sulla quale io vigilerò è che il progetto sia governato dal Comune, rispettando gli interessi dei cittadini e contribuenti milanesi.
Quindi niente centri commerciali faraonici, che lì non sono sostenibili (ce ne sono 5 vicini). No all’utilizzo degli oneri di urbanizzazione per demolire e costruire il tunnel di Via Patroclo. E soprattutto usiamo gli 80 milioni di oneri da versare al Comune per rifare i tanti campi e palestre di periferia e per riqualificare il quartiere di San Siro.
Fabrizio De Pasquale ha 60 anni, è sposato, padre di 2 figli e vive a Milano. Laureato in Scienze Politiche, è stato Capo ufficio stampa di varie aziende e del Ministero dei Beni Culturali. Ha lavorato per RAI ed Expo2015 e per un centro media. E’ stato per 24 anni Consigliere e poi Capogruppo di Forza Italia a Palazzo Marino. Conosce bene Milano ma non smette mai di scoprire i problemi e le eccellenze che la metropoli produce ogni giorno. E’ Direttore e amministratore di Milanopost dal 2014 e crede nel ruolo dell’informazione locale per migliorare la città e i suoi abitanti.