(foto Lambrate Informata)
La sicurezza ideata attraverso simboli non scoraggia certo i bivacchi dei frastornati che da anni frequentano la rotonda di Rimembranze di Lambrate.
Concepire la lotta alla violenza sulle donne attraverso la pittura rossa di una panchina, non assicura nessuna protezione concreta al genere femminile.
Nella piazza del degrado, quello che doveva simboleggiare il “posto occupato” da una vittima dei femminicidi, sembra sia diventato il giaciglio preferito di uomini che per cultura non riconoscono la parità di genere.
Persone che fanno abuso di alcolici e giacciono sbronzi proprio sulla seduta che dovrebbe garantire sicurezza, inibiscono la fruizione della piazza non solo alle donne ma a chiunque.
Gestire la sicurezza urbana in modalità utopica come sta facendo l’amministrazione comunale (rappresentata nella foto dal Presidente, nonchè Assessore alla Sicurezza del Municipio 3 Caterina Antola) produce l’esatto opposto di ciò che proclama.
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