Silvio Berlusconi pensa alla creazione di due o tre nuclei di Altra Italia per ogni regione, accogliendo anche parte delle liste civiche che si riconosce nei valori di Forza Italia.
È questo quanto annunciato dall’ex premier alla presentazione del nuovo libro di Bruno Vespa, “Perchè l’Italia diventò fascista (e perchè il fascismo non può più tornare)”.
Il Cavaliere auspica la creazione di una struttura giovane federata con Forza Italia, all’interno della quale possa emergere il suo successore.
Proprio il progetto de “L’altra Italia” annunciato qualche mese fa da Berlusconi, provocò le dimissioni dell’ex leader dei giovani forzisti Stefano Cavedagna, avendo interpretato tale strategia come un “eccessivo spostamento al centro”, anche se qualcuno ipotizza che l’ex coordinatore abbia di fatto strumentalizzato la vicenda al fine di fornirsi un alibi per mollare il partito e aderire a Fratelli d’Italia subito dopo (come in effetti è accaduto).
Ma dopo la partecipazione di Berlusconi in piazza San Giovani alla manifestazione organizzata da Matteo Salvini (alla quale era presente anche Casa Pound, motivo di intense polemiche interne) ed il voto d’astensione di Forza Italia nell’ambito della commissione contro l’odio, i teoremi del giovane Cavedagna sembrano essere stati smontati.
L’Altra Italia sarà una rete giovanile per ricercare il successore di Berlusconi.
Altro obiettivo di Berlusconi è quello di far entrare Salvini e la Lega nel Partito Popolare Europeo, unico modo per avere voce in capitolo in Europa e per arrivare a creare un grande centro-destra europeo da contrapporre ai socialisti.
Studente Università Bocconi Milano
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