Quella dei giardini è li da tre settimane.
Ho provato a scrivere all’ufficio veicoli abbandonati, per ricevere una risposta che, per dirla in breve, dice “non ce ne frega niente”.Ma se non interviene il Comune (può scegliere se con AMSA o i vigili) per togliere dei ROTTAMI abbandonati dalle strade, chi dovrebbe farlo? Se i cittadini portassero queste biciclette davanti a Palazzo Marino, accatastandole davanti al municipio, potrebbe fare capire che c’è un problema che non viene minimamente gestito?Però a mettere le multe nelle zone con sosta regolamentata, sono molto efficienti…E poi si chiedono come mai i cittadini non hanno fiducia e rispetto delle istituzioni. Magari a sentirsi ignorati e presi in giro, alla fine le reazioni non sono di entusiasmo.
Allego la risposta che ho ricevuto alla segnalazione.
====
Buongiorno/buonasera,
in merito alle sole segnalazioni relative alle biciclette OFO, ringraziamo per le stesse, che provvediamo a inviare al Comando di Zona competente. Si tenga però presente che il servizio di recupero, partito da poco ma che ha già tolto dalle strade diverse centinaia di velocipedi (prima era a cura della società medesima, coi suoi tempi, ed è intervenuta l’amministrazione dopo le diffide, obbligatorie per legge e con procedure prestabilite), avviene per esclusivi motivi di decoro urbano (gli stessi NON APPARTENGONO all’amministrazione comunale, con tutto ciò che ne consegue), sul solo territorio di competenza (al di fuori del medesimo bisognerà rivolgersi alle amministrazioni locali competenti) e su aree pubbliche. Rispetto ai tempi di rimozione degli stessi, si rappresenta che, al di là delle utili segnalazioni provenienti dai cittadini, è anche attivo da tempo un servizio di ricognizione e censimento dei mezzi in questione, a cura di questa polizia locale. Il servizio di recupero si svolge su tutta la città, con un organico e una frequenza che ha necessità di tenere conto delle altre priorità d’intervento. Inoltre, la situazione è resa complicata dal fatto che le biciclette ancora idonee alla circolazione vengono utilizzate, col risultato di non trovarsi più nelle località censite in precedenza, causando interventi a vuoto e perdite di tempo. Persino i cicli vandalizzati vengono spostati, con il medesimo effetto di ritardare l’intera operazione, che sta però procedendo quotidianamente, nonostante queste difficoltà oggettive. Per ogni altra questione relativa ai tempi di rimozione, che avvengono sul territorio di ciascun Municipio in forma massiva, per intuibili ragioni di opportunità e di risparmio delle risorse, si potrà comunque fare riferimento al Comando di Zona competente, che si organizza in autonomia con gli addetti al recupero sulla base della propria organizzazione del lavoro che, si ribadisce, deve tenere conto di tutte le altre necessità di carattere operativo, che non vengono ovviamente meno.
Per le segnalazioni, invece, rispetto ai veicoli a motore in stato di abbandono, le medesime verranno anch’esse inoltrate ai comandi competenti per territorio, per le opportune verifiche, propedeutiche all’eventuale rimozione, quando e se ne sussistono i presupposti giuridici. Ogni informazione sui tempi dell’eventuale rimozione, andrà quindi chiesta ai singoli comandi di Zona, che si occupano concretamente delle singole istruttorie (questo Ufficio segue infatti le demolizioni di quelli già in deposito, oltre allo smistamento delle segnalazioni e ad altra attività burocratica relativa a quest’attività).
Cordialità
Milano Post è edito dalla Società Editoriale Nuova Milano Post S.r.l.s , con sede in via Giambellino, 60-20147 Milano.
C.F/P.IVA 9296810964 R.E.A. MI – 2081845