Venerdì 8 novembre alle 18.30 il Museo presenta al pubblico il modello in scala 1:1 del lanciatore spaziale VV01 della prima missione VEGA, realizzato grazie a un progetto promosso da ESA – Agenzia Spaziale Europea, in collaborazione con ASI – Agenzia Spaziale Italiana, sviluppato in Italia da Avio S.p.A.
Date le dimensioni che lo caratterizzeranno, 30 metri di altezza per 3 metri di diametro, il modello di VEGA è stato collocato negli spazi esterni del Museo accanto a un altro enorme oggetto di grande richiamo come il sottomarino Toti.
Al termine dell’inaugurazione, il pubblico potrà visitare l’area espositiva, immerso in una scenografia dinamica luminosa progettata per far rivivere i diversi momenti di funzionamento del lanciatore.
L’esposizione è accompagnata da immagini suggestive e infografiche che raccontano le caratteristiche tecniche della tipologia dei lanciatori VEGA, le varie fasi di cui si compone il lancio, il confronto tra i VEGA e i più importanti lanciatori passati, presenti e futuri.
Da sabato 9 novembre il “nuovo arrivato” entra a far parte degli highlights del Museo e contribuisce ad arricchire lo skyline della città di Milano. La visita al lanciatore VEGA sarà inclusa nel biglietto d’ingresso al Museo.
Il modello di VEGA permette di completare il tema dei lanciatori affrontato nell’esposizione permanente dedicata allo Spazio raccontando, anche attraverso un impatto fortemente emotivo, come il passato, presente e futuro delle applicazioni per la ricerca aerospaziale passano anche dalle competenze e dalla progettualità italiana, un patrimonio internazionalmente riconosciuto che va preservato e valorizzato.
La musealizzazione del modello del VEGA acquisisce una dimensione nazionale in quanto si tratta del primo caso in Italia ma anche internazionale, affiancandosi al Musée de l’Air et de l’Espace – Le Bourget di Parigi e la Cité de l’Espace di Tolosa, che espongono lanciatori ARIANE a grandezza naturale. Si tratta degli unici casi al mondo in cui è possibile ammirare questi oggetti nella loro interezza e nella loro posizione naturale, quella verticale.
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VEGA, acronimo di Vettore Europeo di Generazione Avanzata, è un lanciatore dell’Agenzia Spaziale Europea (ESA) capace di collocare piccoli satelliti in un’orbita terrestre fino a circa 2.000 km di altezza.
Promosso dall’Agenzia Spaziale Italiana (ASI), è stato sviluppato dalla società italiana Avio Spa nell’ambito del programma dell’Agenzia Spaziale Europea (ESA) Vega Small Launcher a leadership italiana (partecipazione superiore al 60%), con un processo tecnologico innovativo che permette un accesso a basso costo allo Spazio.
Le sue dimensioni ridotte e la costruzione degli involucri dei motori a propellente solido in fibra di carbonio lo rendono particolarmente leggero con un conseguente risparmio in termini di propellente necessario per il lancio e di costi di produzione.
È composto da quattro stadi: i primi tre con motori a propellente solido, l’ultimo, posizionato tra il terzo stadio e il satellite da lanciare, è invece equipaggiato con motori a propellente liquido. Ai primi tre stadi è affidato il compito di vincere la forza di gravità e di permettere al lanciatore di raggiungere la quota desiderata. Il quarto stadio controlla il rilascio del satellite e la sua messa in orbita.
Parametri | 1° stadio | 2° stadio | 3° stadio | 4° stadio |
Nome | P80 | Zefiro 23 | Zefiro 9 | AVUM |
Lunghezza del motore | 11,7 m | 7,5 m | 3,5 m | 1,7 m |
Diametro | 3 m | 1,9 m | 1,9 m | 2,31 m |
Massa | 95 t | 26 t | 11,5 t | 0,70 t |
Quota raggiunta | 59 km | 143 km | 203 km | <2000 km |
Vega è uno degli esempi più significativi della collaborazione europea in ambito spaziale, con la partecipazione di Italia, Francia, Belgio, Spagna, Paesi Bassi, Svizzera e Svezia.
Il Museo ospita la replica fedele in scala 1:1 del primo Vega, il VV01, che ha portato in orbita nove satelliti: gli italiani LARES e ALMA Sat-1 e sette piccoli satelliti della classe CubeSat.
Una delle caratteristiche peculiari del piccolo lanciatore Vega è la sua flessibilità operativa, Vega è in grado di effettuare sia missioni singole che multiple e di mettere in orbita contemporaneamente più carichi utili posizionandoli correttamente ad altezze e su orbite diverse.
Laurea Magistrale in Lettere Moderne. Master in Relazioni Pubbliche.
Diploma ISMEO (lingua e cultura araba). Giornalista. Responsabile rapporti Media relations e con Enti ed Istituzioni presso Vox Idee (agenzia comunicazione integrata) Milano.