Il Ministro per il Sud, Provenzano, ha sparato contro Milano dicendo che la nostra città prende e non dà all’Italia. Sala come Sindaco doveva rispondere per le rime ma essendo del PD è stato soft e ha farfugliato che gli dispiace.
Prima spieghiamo a Provenzano un dato: Milano versa 16 miliardi ogni anno solo di Irpef allo Stato! Non saranno certo Expo 2015 o i finanziamenti per M4 o M5 a pareggiare il contributo pagato dai Milanesi al Bilancio dello Stato. Milano semmai è la più danneggiata dagli ultimi governi, quelli della decrescita: ritardi negli investimenti, leggi che bloccano il mercato del lavoro, giustizia e burocrazia lente da far scappare gli investitori, capolinea della immigrazione incontrollata.
Il ministro Provenzano lamenta che Milano attrae troppi giovani e che questo impoverisce il Sud. Giovani del meridione sono sempre venuti a studiare a Milano, ma 30 anni fa trovavano anche lavoro a casa loro, mentre oggi è impossibile grazie a politiche sbagliate, dai fondi europei incagliati ai disincentivi come il reddito di cittadinanza.
Certo, essere l’eccezione dinamica all’interno di una nazione che non cresce, alla lunga potrebbe creare problemi pure a Milano.
Il Governo e il suo Ministro Provenzano però non diano a Milano colpe che invece sono loro. Concedano più autonomia alla Regione e facciano politiche più favorevoli alle imprese. Proprio quel tessuto di imprese private ed internazionali che consente a Milano di offrire ancoro lavoro e futuro ai giovani. Oppure, se queste ricette non piacciono, diano la parola agli italiani.
Fabrizio De Pasquale ha 60 anni, è sposato, padre di 2 figli e vive a Milano. Laureato in Scienze Politiche, è stato Capo ufficio stampa di varie aziende e del Ministero dei Beni Culturali. Ha lavorato per RAI ed Expo2015 e per un centro media. E’ stato per 24 anni Consigliere e poi Capogruppo di Forza Italia a Palazzo Marino. Conosce bene Milano ma non smette mai di scoprire i problemi e le eccellenze che la metropoli produce ogni giorno. E’ Direttore e amministratore di Milanopost dal 2014 e crede nel ruolo dell’informazione locale per migliorare la città e i suoi abitanti.