La Milano che pensa “in grande”, delle proiezioni internazionali, potenzia la zona Citylife con nuove intuizioni innovative. E’ la Milano che corre velocemente, come riferisce Askanews “Invece di un quarto grattacielo a Citylife sarà costruito entro il 2023 un edificio per uffici di 53.000 metri quadrati costituito da due fabbricati collegati da un portico fotovoltaico che farà da arco lungo l’asse di accesso verso largo Domodossola. Lo ha annunciato il gruppo Generali, proprietario dell’area, che completa così il progetto di riconversione dello storico quartiere fieristico cominciata nel 2004. A gennaio partirà intanto la costruzione dell’ultimo lotto residenziale su via Spinola di 102 appartamenti.
“Abbiamo pensato che non fosse il caso di competere con le tre torri di Libeskind, Isozaki e Hadid, ma di completare il progetto complessivo” ha detto il progettista BjarkeIngels, titolare dello studio danese Big. Il risultato è un omaggio agli edifici milanesi che, come in via Pisani o in via Washington, delimitano il passaggio da un quartiere all’altro, ma anche una reinterpretazione della forma portico.
Le “Due eccentriche impronte”, cioè i due edifici non gemelli ma dialoganti, saranno uniti da una vela concava sorretta da colonne molto snelle. La copertura sarà fatta da piastrelle di vetro fotovoltaico, dall’aspetto simile a lastre di Lavagna, in grado di generare 2 megawatt di energia elettrica. L’edificio più piccolo potrebbe essere destinato a albergo. L’obiettivo di Generali è di completare la progettazione entro metà 2020 e di partire con il cantiere tra la fine del 2020 e l’inizio del 2021, per finire entro il 2023. L’investimento complessivo si colloca “ben sopra i 100 milioni”.
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