Milano è veloce, la sua burocrazia no. Due anni per un appalto in via P. Marchesi

Milano

Essere la capitale morale d’Italia è una responsabilità gravosa. Che la Milano del Centrodestra onorava. E che la Milano Arancione prima, Rosee dopo non riesce proprio a gestire. Lo si capisce anche dalle storie minime. Come la radice di via Pompeo Marchesi. Ci racconta la storia l’intrepido consigliere Franco Vassallo che, nonostante il maltempo e tutti i problemi del Municipio, ha trovato il tempo per raccontarci questa incredibile storia:

“Sono passati oramai 2 anni, da quando il Nuir a messo i cavalletti attorno ad una radice che ha sollevato l’asfalto di una pista ciclopedonale.

Invano sono stati i solleciti per il ripristino del cantiere anche con due articoli di stampa.
La risposta del reparto strade è sempre la stessa “….non abbiamo l’appalto “ e intanto di acqua sotto i ponti ne è passata e ne sta passando .
La gente oramai è esausta e si chiede con quale coraggio Sala ha intenzione dì ricandidarsi, magari ripromettendo nuovamente attenzione alle periferie, quei quartieri a lui sconosciuti.
Comunque ritorniamo al cantiere dimenticato in via Pompeo Marchesi.

Lo stesso è situato su una pista ciclabile (forse per questo l’assessore Granelli non si interessa, essendo lui stesso allergico alle piste ciclabili ), adiacente ad un asilo nido, con tanto di passaggio di carrozzine e adiacente un parco giochi.
È percorso dagli abitanti dei due complessi limitrofi, che si recano quotidianamente alla fermata ATM (altra allergia e nota dolente per Granelli).  Attualmente i cavalletti che dovrebbero circoscrivere il cantiere e metterlo in sicurezza, risultano abbandonati e giacenti a terra causando serio pericolo per i passanti.
Non si può più andare avanti così !

Assessori, consiglieri e chiunque rivesta un incarico istituzionale deve ricordarsi che sono al servizio del cittadino e il cittadino vuole risposte. Se non sono in grado, diano le
dimissioni.
Due anni passati senza appalto sono ridicoli. Vuole dire lasciare la città in stand by e non curasi delle conseguenze, ma di questo non frega a nessuno, basta vedere l’aborto della pista ciclabile di via Monterosa o come si allaga città per mancanza di manutenzione ai pozzetti stradali.
Che l’assessore Granelli smuova i responsabili del Settore competente e li faccia intervenire a sistemare il cantiere, l’unico modo per evitare che qualcuno si faccia seriamente male”.

Oltre a questo, non perdiamo d’occhio la questione più importante: come facciamo a costruire la città del futuro con queste regole amministrative? Se trionfa la burocrazia, il privato soffocherà. Ed allora le radici saranno l’ultimo dei nostri problemi…

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