Kultura, la parola magica che a sinistra apre tutte le porte, che ribadisce l’appartenenza, che potenzia il pensiero unico. Kultura per giustificare, tollerare, chiudere entrambi gli occhi da parte del Comune di fronte all’illegalità. E così i centri sociali occupanti spazi a loro graditi, portano avanti, quasi fosse un “e più non dimandare”, progetti culturali (?) che sulla carta, secondo i proponenti, sono il massimo della genialità. Qualcuno pensava fosse venuto il momento di sgomberare Macao? No, il Comune davanti alla Kultura, si è arreso e farà un bando.
Scrive il Corriere “L’annuncio, nel corso della commissione Bilancio, ha sollevato le proteste dell’opposizione e qualche malumore nel centrosinistra. Il collettivo Macao da mesi rivendica però lo spazio di trattativa aperto col Comune. Obiettivo:«Disegnare insieme la città a partire dal piano urbanistico», scrivono gli occupanti: «Per questo il primo passo è creare una coalizione che possa far leva sulle istituzioni e configurare giuridicamente il soggetto che porterà Milano ad acquistare Macao».
Non credo che servano parole per chi su Facebook annuncia la prossima festa con “Fra la melma sorgono fiammate fangose, divampano spruzzi di liquame e limo, torbidi e rigeneranti. Volontà giovani s’attorcigliano e contorcono in inclinazioni precarie, nutrendo coi loro umori un letto di concime meticcio, informe, gli occhi in estasi e le membra rivolte al baratro”.
Il Leoncavallo, scrive un volume perché la sua Kultura non venga dispersa “Centro sociale Leoncavallo. Quarant’anni di cultura a Milano” (Interno4 Edizioni), sottotitolo: “La città com’era, la città come cambiava, la città che verrà”. Nel libro di 160 pagine, testi e fotografie, manifesti e volantini di centinaia di manifestazioni, concerti, mostre, spettacoli teatrali. Per spiegare gli schiaffi ai benpensanti, gli abusi continuati, la supponenza e l’impunità di fronte alle leggi, la custodia di anarchici e antagonisti.
E il comune tace.
Soggettista e sceneggiatrice di fumetti, editore negli anni settanta, autore di libri, racconti e fiabe, fondatore di Associazione onlus per anziani, da dieci anni caporedattore di Milano Post. Interessi: politica, cultura, Arte, Vecchia Milano