Chi vuole altre piste ciclabili alzi una mano, chiese la coscienza dei milanesi nella sua voglia di verità. Una mano prontamente cerca di sfiorare il cielo con qualche incertezza del pensiero: niente mano aperta, per carità, ma neppure chiusa perchè non è il caso. E’ Sala, comunque, che secondo il suo protagonismo, porta i desiderata di molti.: «Milano dovrebbe essere ancora di più una città per biciclette» ha detto il sindaco. Ho deciso: ci prende per i fondelli e la sua recente biciclettata insieme a un gruppo di genitori che ha accompagnato i figli a scuola su due ruote, percorrendo il tragitto da piazza Gobetti a via Clericetti, non è altro che l’ennesimo gesto di marketing. Con una Milano, con le strade colabrodo o compiute a metà e poi lasciate lì come piste inutili, il calo degli introiti dei negozi interessati, la mancanza di segnaletica idonea, la falcidia operata ai posti auto, la viabilità spesso in tilt, si pensa alle piste ciclabili. Ma che cosa ha promesso ai genitori di bambini in età scolare e alunni delle varie scuole da terzo mondo, almeno per un rigurgito di rispetto per l’innocenza dei bimbi? Ripeto ancora le sue parole “«Milano dovrebbe essere ancora di più una città per biciclette» E si dovrebbe fare una lunga riflessione sull’utilizzazione dei soldi operata da Sala
Soggettista e sceneggiatrice di fumetti, editore negli anni settanta, autore di libri, racconti e fiabe, fondatore di Associazione onlus per anziani, da dieci anni caporedattore di Milano Post. Interessi: politica, cultura, Arte, Vecchia Milano