Centro sociale Rimake: mercatino agricolo abusivo ennesimo sopruso

Milano

“Il giorno dell’Immacolata il centro sociale Rimake che occupa abusivamente l’ex liceo Omero di via del Volga ha organizzato un mercatino agricolo abusivo, con tanto di striscione sulla cancellata come se fosse tutto lecito. Durante la giornata ci saranno anche un pranzo solidale e un’assemblea per la gestione e la crescita del Rimake. Il Comune ha detto che parte della struttura deve essere demolita, mentre la restante parte e il giardino potrebbero essere affidati tramite bando per attività di utilità sociale. Oltre ad augurarmi che l’amministrazione metta dei paletti per impedire al Rimake di presentarsi al bando, ricordo alla sinistra che nel frattempo potrebbe portarsi avanti col loro sgomberando gli antagonisti e pure i rom abusivi che hanno preso possesso di un’ala dell’edificio”. Così Silvia Sardone, consigliere comunale ed europarlamentare della Lega. “Il mercatino agricolo ha ottenuto le autorizzazioni del caso? Rispetta le norme previste per la somministrazione di alimenti? È tutto in regola dal punto di vista igienico-sanitario? Così a occhio e croce, conoscendo le abitudini dei centri sociali, direi che è tutto abusivo, ma sarei felice se Palazzo Marino mi smentisse. Invece – chiude Sardone – temo che si tratti della solita politica della sinistra dei due pesi e delle due misure: commercianti regolari vessati e multati per la misura dei tavolini, antagonisti liberi di incassare in nero calpestando la legge”. Sulla questione interviene anche Andrea Pellegrini, consigliere della Lega nel Municipio 9: “La vicenda Rimake sta diventando sempre più assurda. Il Comune di Milano non fa nulla per contrastare l’abusivismo e il degrado, nonostante le mie continue sollecitazioni. Le attività del centro sociale vengono rivendicate alla luce del sole, eppure non abbiamo mai visto nessuno eseguire i controlli del caso per arrivare poi all’unica soluzione possibile, ovvero lo sgombero. Continueremo a monitorare l’evolversi della situazione, perché Bruzzano non merita di avere un buco nero del genere nel quartiere”.

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