Commentando lo stop della Corte Costituzionale alla Legge regionale in merito alla destinazione degli spazi per le moschee e altri luoghi religiosi, l’assessore regionale al Territorio e Protezione civile, Pietro Foroni, ha precisato “Rispetto tutte le sentenze ma non concordo assolutamente con le motivazioni della sentenza della Corte Costituzionale pubblicata oggi (ieri ndr) che ‘cassa’ due commi dell’art. 72 della legge urbanistica regionale sui luoghi di culto. La normativa – sottolinea l’assessore – rimane comunque in vigore a tutti gli effetti, così come rimane in vigore che i luoghi di culto dovranno avere specifica destinazione d’uso e dovranno rispettare i requisiti di possedere un determinato numero di parcheggi, servizi, collegamenti infrastrutturali. Ergo, i luoghi di culto oggi abusivi rimangono tali, e per i Comuni rimane intatto l’obbligo di intervenire”. “Stiamo a ogni modo già studiando i correttivi normativi alla luce delle motivazioni della Corte Costituzionale – conclude Foroni -. Non reputo sia irragionevole la legge regionale, ma la giungla di luoghi di culto abusivo mascherati da centri culturali”.
Anche Gianluca Comazzi, capogruppo di Forza Italia in Regione Lombardia, ha epresso le sue perplessità “Secondo la Corte Costituzionale Regione Lombardia, con le sue norme, avrebbe limitato la libertà di culto. Una sentenza che lascia perplessi, soprattutto se pensiamo alle centinaia di scantinati e/o spazi non a norma in uso a fantomatiche associazioni culturali che li trasformano in moschee abusive. Questi spazi garantirebbero invece un corretto esercizio del culto?”: lo afferma “In questo modo – continua Comazzi – si rischia di ostacolare chi cerca di fissare regole certe e non chi le infrange regolarmente da anni, servendosi di una lunga serie di escamotage. Forza Italia – conclude – si riconosce pienamente nei principi liberali. Nessuno vuole limitare la libertà altrui, ma questa libertà deve essere esercitata nel pieno rispetto delle regole”.
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