Nella sesta sala del museo del castello Sforzesco, posizionata strategicamente accanto a un finestrone che impedisce di vederla bene si trova questa scultura, datata dodicesimo secolo, che in origine si trovava sulla Porta che oggi si chiama “Vittoria”. Mostra una fanciulla che si rade il pube con un rasoio. Non è chiaro se sia un’allusione alla prostituzione (la rasatura del pube era una delle poche norme igieniche praticate) o a rituali legati alla cultura dei Celti che ritenevano tale pratica un sistema efficace per scacciare il malocchio. In ogni caso grazie a questo bassorilievo, detto “La potta tonsa” per i vecchi milanesi Porta Vittoria è e resterà per sempre “Porta Tosa”.
Stefano De Nardi (sito Mi sún minga un barlafús e parli amó el milanés !)
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