Semplice e realista la lettera che Luisa invia al Corriere, riassuntiva comunque del pensiero di molti milanesi “Al via l’uso di monopattini! Ma fra ciclisti maleducati, pattini, skate, qualcuno ha pensato a dove far camminare i pedoni in sicurezza? Certo, non tutti sono incivili, ma chi rispetterà i nuovi limiti?” Già, i pedoni non fanno green, perché semplicemente non hanno ancora imparato a volare, le piste ciclabili sono in espansione, i parcheggi diventano gioco-forza improvvisati. Ma cosa direbbe la signora Luisa della disponibilità approvata in consiglio di circa mezzo milione per il “mondo” ciclabile? “Si tratta, spiega Libero, di un investimento di quasi mezzo milione di euro (494.770,37 euro). Soldi che verranno utilizzati per finanziare un progetto presentato da Amat, l’agenzia della mobilità comunale che prevede come prima attività il conteggio delle bici e piste ciclabili. Insomma affidati all’agenzia Amat il censimento dei ciclisti, la mappa delle corsie e lo studio sugli spostamenti.” E’ auspicabile che vengano segnalate le piste che non vanno da nessuna parte e quelle inutilizzate. Poi emergerà il problema delle rastrelliere ecc. Commenta Fabrizio De Pasquale (F.I): «I ciclisti sono diventati la priorità della sinistra in questa città, tanto che il Comune si mette pure a contarli. È da tempo che ne parliamo: vengono spesi molti più soldi per le piste ciclabili che per sistemare le strade dove c’è il pavé. La cosa più assurda è che solo il 6% degli spostamenti avviene tramite la bicicletta. Mentre per Palazzo Marino sembra che sia l’unica modalità per muoversi. Quest’ultima delibera è l’ennesima riprova. È un investimento sbagliato, quando invece si dovrebbe puntare più sul trasporto pubblico e automobilistico». Signora Luisa, pare che non sia ancora il momento per pensare ai pedoni.
Soggettista e sceneggiatrice di fumetti, editore negli anni settanta, autore di libri, racconti e fiabe, fondatore di Associazione onlus per anziani, da dieci anni caporedattore di Milano Post. Interessi: politica, cultura, Arte, Vecchia Milano