Durante un incontro tenutosi sabato a Palazzo Diotti è stato sottolineato con soddisfazione come il trend relativo ai dati sulle occupazioni di case popolari a Milano sia in netto calo.
Riguardo al patrimonio gestito da Aler e Mm il prefetto Saccone ha spiegato «il punto l’abbiamo fatto il primo gennaio 2019 ed erano 4.487 abitazioni occupate abusivamente. Adesso sono 3.980, 507 in meno. (…) Noi proseguiremo, d’intesa anche con la Regione, per progettare un intervento che non sia più su singole abitazioni, ma su intere scale, per sgomberare e procedere a riqualificazione, proprio come abbiamo fatto con il primo intervento a Lorenteggio. Quindi, nei prossimi mesi agiremo più su quelle aree periferiche importanti dove non c’è la singola occupazione, ma ci sono intere scale e compendi un po’ degradati».
Come sempre le zone più critiche risultano essere San Siro, via Bolla e via Gola, quartieri sui quali il prefetto dichiara che Comune Regione e Prefettura lavorano in accordo e insieme decideranno cosa fare, ponendosi strada facendo gli obiettivi per il nuovo anno. Per ora constatano con soddisfazione di aver raggiunto l’obiettivo di scendere sotto le 4mila occupazioni.
Nella prima selezione sono state colpite soprattutto le occupazioni più di comodo, quelle dei “racket”.«D’ora in avanti troveremo più vulnerabilità » ha precisato Saccone, quelle vulnerabilità per cui ci sono i servizi sociali del Comune. D’altra parte una notevole quota di sgomberi vengono programmati ogni settimana al Tavolo per l’ordine e la sicurezza in questura dove, oltre alle istituzioni e ai rappresentanti dell’Amministrazione, partecipano polizia e carabinieri.
Ringraziamenti a Prefettura e forze dell’ordine da parte del sindaco Sala e dell’assessore regionale alle Politiche sociali, abitative e disabilità Stefano Bolognini che ha sottolineato come abbiano svolto un prezioso lavoro di raccordo nei 2.375 sgomberi nei caseggiati Aler realizzati nell’ultimo anno. Fra questi 401 rientrano nell’ambito di quelli programmati, mentre 1.974 sono stati effettuati in flagranza di reato di occupazione. Grande soddisfazione è stata espressa dall’assessore anche per «gli interventi di rigenerazione e riqualificazione da parte di Aler e realizzati con fondi regionali».
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