La spacciavano per preziosa acqua terapeutica, ma in realtà era normalissima acqua potabile che veniva messa in vendita da alcuni siti web turlupinando gli acquirenti.
Su richiesta del pm Mauro Clerici, il gip di Milano Anna Calabi ha ordinato il sequestro in tutta Italia dei lotti di ‘Acquaendo’ e ‘AcquaUro’ oltre ai depliant pubblicitari e ha disposto l’oscuramento dei siti web in cui veniva reclamizzata. L’acqua era presa da quella prodotta in esubero dello stabilimento piemontese Fonti di Vinadio, che però non è coinvolto nella vicenda giudiziaria.
Nell’indagine è indagato per frode in commercio il legale rappresentante della società di diritto elvetico Setthim.
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