Il Sole 24 Ore stabilisce che Milano (e Provincia) è in testa alla classifica per qualità della vita. E Beppe si fa intervistare da tutto il mondo prendendosene il merito.
Peccato che i meriti del Sindaco e della sua amministrazione in questo primato siano pari a zero.
Vediamo perché. La classifica è il frutto della media di sei aree tematiche ciascuna con 12 indicatori.
Milano e Provincia vincono alla grande nelle aree Ricchezza e Consumi e in quella Affari e Lavoro. In pratica siamo in testa per tutti gli indicatori che sono il frutto del lavoro, dello spirito d’impresa, dell’abilità commerciale e professionale, dei risparmi e del patrimonio immobiliare dei cittadini milanesi. Quindi siamo in testa per le iniziative svolte da privati nella nostra comunità.
Laddove invece l’azione pubblica del Comune dispiega i suoi effetti Milano è ben lontana dal primato.
Per la qualità dell’aria siamo all’ultimo posto nonostante, o forse proprio per le mosse ideologiche di Pisapia e Sala: Area C e B, ciclabili, zero parcheggi, ztl e fesserie varie. Poi sull’ambiente recuperiamo ma grazie ai depuratori e ai termovalorizzatori realizzati da Albertini, e alle metropolitane della Moratti, gente che non cazzeggiava con instagram e i fridays for future.
Anche sul bene primario della sicurezza siamo al posto 107. È vero che lì incide l’efficienza della magistratura o il Ministero degli Interni ma la cultura buonista del Comune di centrosinistra ha dato un gran contributo: dai militari tolti dalle strade all’accoglienza sfrenata e senza prospettive che ci ha regalato un esercito di pusher; dall’immunità ai centri sociali alle occupazioni legittimate dal “bisogno”. E poi i tanti no della sinistra radicalchic ai Taser, ai blitz in Centrale, ai Centri per il Rimpatrio, alla Legge anti Moschee, alle ordinanze etc.
Insomma la qualità della vita se la sono costruita con secoli di lavoro e ricerca i milanesi, mentre Sala ci mette sopra solo il cappello. Anzi svolge male il compito per il quale è stato eletto che è far funzionare la macchina pubblica di Milano e non fare marketing per puntare a Roma.
E se proprio gli piace il giochino delle classifiche ci spieghi questo paradosso tutto suo. Milano è la città più ricca e dove si pagano più tasse eppure non riesce a sistemare le buche e ha scuole comunali che cadono a pezzi

Fabrizio De Pasquale ha 60 anni, è sposato, padre di 2 figli e vive a Milano. Laureato in Scienze Politiche, è stato Capo ufficio stampa di varie aziende e del Ministero dei Beni Culturali. Ha lavorato per RAI ed Expo2015 e per un centro media. E’ stato per 24 anni Consigliere e poi Capogruppo di Forza Italia a Palazzo Marino. Conosce bene Milano ma non smette mai di scoprire i problemi e le eccellenze che la metropoli produce ogni giorno. E’ Direttore e amministratore di Milanopost dal 2014 e crede nel ruolo dell’informazione locale per migliorare la città e i suoi abitanti.
Hai ragione, Peppe sala in campagna elettorale parlò di “ossessione per le periferie “,ma solo a chiacchiere e propaganda politica ma fatti zero, infatti le periferie sono sempre più degradate e abbandonate.
un ottima riflessione, che condivido totalmente.
Purtroppo tanti milanesi non si rendono conto che questa è una Giunta che ció che fa lo fa male, tra l’altro buttando via una quantità di soldi vergognosa.
Ma il Sindaco, da sempre persona ambiziosa ed arrivista, sa come usare al meglio i media e le PR; taglia nastri di progetti voluti e nati sotto Albertini o Moratti, ma li spaccia per suoi, strombazza le decine di ciclabili milionarie ma non ne finisce una… il buono di Milano se lo attribuisce, il cattivo non lo cita.
Una Giunta dunque incapace e bugiarda. Se verrà rieletta Milano diventerà invivibile (fra code interminabili e Sevesi vari, lavori infiniti e opere bruttissime come la Darsena o Piazza Castello), se vincerà il centro destra si troverà la sorpresa di una voragine nei conti di bilancio.
SALA. PIÚ LO CONOSCI, PIÚ LO EVITI.