Taxi, Comazzi: Sala insofferente verso enti superiori al Comune. Su licenze necessario studio accurato

Milano

Tornando sul tema delle nuove licenze taxi, il sindaco Sala continua a mostrare insofferenza nei confronti della Regione. Pur essendo un conoscitore dell’architettura istituzionale del nostro Paese, il primo cittadino non si rassegna all’idea che esistano enti superiori al Comune di Milano” afferma Gianluca Comazzi, capogruppo di Forza Italia in Consiglio regionale. “La questione – prosegue – è semplice: Palazzo Marino aveva deciso in maniera arbitraria (senza aver effettuato uno studio adeguato) di mettere a bando 500 nuove licenze taxi. Il Consiglio regionale ha quindi approvato una mozione di Forza Italia (1 ottobre 2019) dove si chiedeva alla giunta lombarda di affidare alla società PoliS uno studio accurato sul reale fabbisogno di nuove licenze taxi sul territorio di Milano. Bisogna tenere presente – continua l’azzurro – che oggi il traffico è penalizzato dai cantieri M4 e da altri lavori temporanei; rilasciare centinaia di nuove licenze senza tenere conto di questi aspetti potrebbe rivelarsi controproducente. Per questo motivo – rileva il capogruppo di Fi – questa settimana il Consiglio regionale ha approvato il nostro ordine del giorno (in allegato, nda) che impegna la giunta Fontana a reperire le risorse necessarie per consentire a PoliS di realizzare uno studio che in tempi brevi fotografi lo stato in cui opera attualmente il trasporto pubblico non di linea regionale, fornendo inoltre una proiezione statistica attendibile dell’evolversi dello stesso nei prossimi cinque anni. Prima di agire in maniera avventata – conclude Comazzi – un buon amministratore deve avere un’idea precisa della situazione. Tutto il resto è mistificazione e sterile polemica politica”.

2 thoughts on “Taxi, Comazzi: Sala insofferente verso enti superiori al Comune. Su licenze necessario studio accurato

  1. Vai a farti un giro ai posteggi taxi in stazione Centrale, all’aeroporto oppure quando piove e vedrai le file di persone in attesa ….la risposta allo studio te la darai da solo. Il fatto stesso che demandiate ad uno studio una situazione lampante sotto gli occhi dei cittadini, tutti i giorni, vuol dire che siete distanti anni luce da ciò che avviene al cittadino qualunque.

    1. Lei caro amico non tiene conto che i picchi di lavoro dove il servizio va in sofferenza e aumentano i tempi d’attesa si riferiscono a 2/4 ore giornaliere
      Sarebbe opportuno considerare che nelle 20 ore restanti il TPL copre egregiamente le richieste di taxi e del resto le code sono fisiologiche anche in altri settori di prima necessità ( vedi. Pronto soccorso e uffici postali) dove nessuno si preoccupa di andare incontro alle esigenze del cittadino

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