Se le manutenzioni a Milano le decide Repubblica

Milano

Sia chiaro, come cittadini non possiamo che essere grati al giornale del Gruppo Gedi. Loro fanno le inchieste su cose che la minoranza in Consiglio Comunale denuncia da anni ed il comune batte i tacchi. In definitiva, finalmente a qualcuno inizia ad interessare la manutenzione viaria. Le modalità sono da commedia dell’arte. Riporta il quotidiano di Largo Fochetti:

L’ammissione arriva dallo stesso assessore alla Mobilità e trasporti della giunta Sala: “Le strade di Milano, con l’intenso traffico di dicembre e con le forti e continue piogge, sono in situazione critica”. Situazione che, come documentato da Repubblica, riguarda senza distinzione il centro e la periferia, con voragini che si aprono sull’asfalto mettendo a rischio automobilisti, ciclisti, persone in scooter e pedoni, e per le quali non bastano anche gli interventi continui di rattoppo che il Comune sta facendo: il doppio degli interventi del 2018 – afferma l’assessore Marco Granelli – “e nel 2020 abbiamo messo il doppio dei milioni per la manutenzione strade, circa 40 in un anno”. E annuncia: “Tecnici in strada anche la vigilia di Natale”.

Ne sarà lieto Babbo Natale. Paralizzare la circolazione alla vigilia di Natale e dare la colpa alle piogge di Novembre per una situazione che procede da anni, però, non ci convince. Primo non sono piovuti meteoriti. Secondo gli allagamenti non sono dovuti solo alla pioggia, ma anche alla mancata manutenzione dei tombini. Che i nugoli di zanzare di questa estate ci dicono essere un problema vecchio di almeno un anno. Terzo perché il programma delle manutenzioni viene decurtato di denaro da almeno un quinquennio.

Finalmente a Palazzo Marino se ne sono resi conto ed hanno cacciato i dané. Meglio tardi che affondati. Sempre, ovviamente, che quei soldi li sappiano anche spendere. Questa giunta ha un orrore della normale amministrazione che confina con il patologico. È quasi poetico con quanto impegno si prodighino nell’evitare di affrontare le questioni di tutti i giorni. Ormai per interessare a Sala e compagni un problema deve avere due requisiti: o fa parte di una settimana specifica (quella del moda, del food ecologico ecuadoregno, dei centri sociali occupati) oppure venire denunciato da Repubblica. Che, ripeto, ringraziamo per l’interessamento.

Ma da una giunta di competenti che lottano contro i populisti improvvisati, qualcosa di più ce lo saremmo aspettati. Ma, forse, erano aspettative falsate già in partenza, come la nomina ad assessore di Limonta ci dimostra.

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