Nella roccaforte rossa meneghina, nel quartiere dove l’accoglienza viene proclamata a gran voce dalle numerose associazioni locali di sinistra, nel cuore dove gli antifa’ predicano la solidarietà sociale…la triste realtà fa emergere tutta l’ipocrisia del finto moralismo.
Nella rotonda di viale delle Rimembranze di Lambrate (dove la rigenerazione del Comune di Milano avrebbe dovuto portare bellezza e decoro), i DISAGIATI che non hanno mai smesso di utilizzare le panchine come propri giacigli notturni e diurni, VENGONO INFATTI IGNORATI DA TUTTI.
Nessun buonista apre loro la porta di casa propria, nessun radical chic porge una mano compassionevole.
Tutti tirano dritto nell’indifferenza più assoluta e girano la propria faccia dall’altra parte pur consapevoli di ciò che vedono.
Un comportamento in perfetta contrapposizione rispetto ai principi d’amore che si sbandierano negli ultimi tempi.
Una credibilità che viene meno verso chi si limita a filosofeggiare senza mettere in pratica la teoria sostenuta.
Cari buonisti, sareste più attendibili e rispettabili se solo vi vedessimo concretizzare le prediche d’amore che rivolgete al prossimo.
Lambrate informata
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