Secondo i dati del Tribunale a Milano nell’anno appena trascorso sono aumentati in modo esponenziale i sequestri preventivi di beni mobili e immobili e le confische sono più che raddoppiate. Leggermente aumentate anche le misure di prevenzione personali come quelle patrimoniali.
Si tratta delle “misure di prevenzione”con cui i giudici colpiscono i patrimoni quando vi siano indizi di provenienza illecita e di notevoli sproporzioni rispetto ai redditi dichiarati. Utilizzate per colpire le associazioni criminali, ma negli ultimi anni esteso anche alle frodi fiscali e alle corruzioni.
Fabio Roia, presidente della Sezione autonoma misure di prevenzione, nella sua relazione in vista dell’inaugurazione del nuovo anno giudiziario, riporta alcuni dati clamorosi: quasi 13 milioni e mezzo di euro di beni mobili e immobili sottoposti a sequestro tra il luglio 2018 e il giugno 2019,«con un aumento di circa il 30% rispetto all’anno precedente». Mentre le confische di primo grado dello stesso periodo (cioè il passaggio del bene nelle mani dello Stato se il proprietario non riesce a provarne la provenienza lecita entro i 18 mesi dal sequestro preventivo) sono oltre il doppio rispetto all’anno precedente, per un valore di 13 milioni e 200 mila euro.
«Il marcato aumento de valore dei patrimoni colpiti da provvedimenti ablativi deriva dall’affinamento delle indagini svolte dagli organi proponenti, – spiega Roia- nonché dal registrato aumento delle misure di prevenzione patrimoniali trattate». Nei 12 mesi tra l’estate del ’18 e quella del ’19 sono stati 99 i procedimenti affrontati in quel settore, un 8% in più rispetto a periodo precedente.
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