La grande vittoria di Trump

Esteri

Su questo giornale lo avevamo scritto, pochi a dirlo nel coro di prefiche: nessuna terza guerra mondiale, Donald ci porterà pace. Puntualmente è avvenuto. L’Iran ha finto una rappresaglia, hanno qualcosa da raccontare al proprio popolo ed ora i cannoni tacciono. Un macellaio in meno piagherà col sangue degli innocenti la terra. Ed ora possiamo tornare a parlare di cose serie. Prima, però, dobbiamo fare giustizia di un po’ di notizie false, alimentate dalla propaganda anti americana. Lo dobbiamo a voi, cari lettori. Ma lo dobbiamo anche a chi, in questi giorni, nel centrodestra ha assistito orripilato alla follia filo islamica di certa destra. Una vergogna con cui dovremo convivere a lungo, temo.

Soleimani era un eroe, ha sconfitto l’Isis

L’Isis l’hannos confitto gli Usa, visto che il cuore del mostro stava nel Nord dell’Iraq dove né Russia né Iran possono mettere piede. Ma anche prendendo per buona la propaganda Russa, ovvero che lo Stato Islamico sia caduto a Damasco, l’Iran non c’entra nulla. Al massimo Hezbollah ha collaborato, ma la vittoria sul campo è stata di Assad e di Putin. Gente che con Teheran intrattiene rapporti, ma da cui non dipende militarmente. Soleimani era un macellaio del suo popolo (ricordiamo gli ultimi scontri con decine di contestatori morti) e dei popoli sunniti altrove (Yemen, Iraq, Libano), oltre che finanziatore di Hamas. Il mondo, oggi, è un posto migliore

Il drone che l’ha abbattuto è partito da Sigonella

Gli usa hanno basi ovunque in Iraq. Ma perché usarle quando si può far partire un drone da quasi 3000 km di distanza, fargli fare il pieno per strada, sperare che Soleimani sia ancora là, sparargli e tornare indietro in tempo per brioche e granita? Questa balla, peraltro rilanciata sotto forma di domanda da Mentana fa capire il livello di follia raggiunto in questi giorni.

La vendetta senza limiti dell’Iran

37 missili, non un morto. Fine. Davvero, non c’è nulla da dire. Con la telefonata pure un’ora prima all’esercito Iracheno, che ovviamente ha avvisato subito quello Usa. Tanto per essere sicuri che non succedesse nulla di imprevisto. Ovviamente, gli iraniani hanno subito dichiarato 80 morti. A caso. Non ce n’è stato mezzo. Ma ovviamente le agenzie degli Ayatollah avevano la loro notizia. Tutti felici?

I morti Iraniani

Purtroppo non sono una notizia falsa. Ci sono davvero stati. 50 morti al funerale di Soleimani. Un aereo misteriosamente caduto e di cui la scatola nera non tornerà alla Boeing, facendo sospettare che gli iraniani abbiano effettivamente colpito qualcosa con i missili. Il loro aereo. Ovviamente non ci sono prove che questo sia avvenuto. E probabilmente mai ci saranno. Ma il sospetto esiste e non potevamo non darne conto. Si chiama dottrina Mentana.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Moderazione dei commenti attiva. Il tuo commento non apparirà immediatamente.

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.