Atelier Musicale: il quartetto di Oscar Del Barba rilegge Verdi nel segno del jazz e del progressive

Cultura e spettacolo
Sabato 11 gennaio alla Camera del Lavoro

L’Atelier Musicale, la rassegna di jazz, classica e musica contemporanea riprende la programmazione con un concerto che riflette la trasversalità e l’incrocio tra mondi diversi: sabato 11 gennaio, alla Camera del Lavoro (inizio live ore 17.30) è in programma “Re-Reading Verdi”, il progetto del pianista e compositore Oscar Del Barba ispirato ad alcune famose partiture verdiane. Insieme all’OX trio di Del Barba si esibirà il sassofonista e clarinettista Achille Succi.

Materiali tematici e arie tratte da alcune delle opere più celebri di Verdi (tra cui “La Traviata”, “Il Trovatore” “La forza del destino”) verranno trasformati. Non si tratta di un’operazione di arrangiamento in chiave jazz di temi verdiani, ma di versioni e visioni personali, in bilico tra jazz e progressive, nelle quali “il cigno di Busseto” è l’ispiratore di pagine in cui è presente la multiformità del jazz e una concezione compositiva che guarda al mondo di Frank Zappa.

Pianista, fisarmonicista, compositore e arrangiatore, Oscar Del Barba, bresciano, classe 1968, è un musicista di formazione classica e jazzistica, vincitore di concorsi e borse di studio, che nel 2009 si è aggiudicato il “Premio Gorni Kramer”. Come pianista vanta collaborazioni con artisti pop e cantautori italiani, tra cui Francesco Guccini, e in ambito jazzistico con musicisti quali Markus Stockhausen, Dave Liebman, Javier Girotto e Ralph Alessi. È docente di pianoforte jazz presso il Conservatorio G. Verdi di Milano.

Ospite del suo trio sarà Achille Succi, personalità di primo piano del jazz italiano ed europeo, improvvisatore dai molteplici riferimenti, dalla grande cultura ed autorevole docente (insegna in molti Conservatori, ai corsi di Siena Jazz e tiene workshop e masterclass in tutta Europa). Il gruppo è completato da Giacomo Papetti, bassista elettrico, contrabbassista, compositore e arrangiatore attivo in ambiti quali il jazz, il rock, il pop alternativo, la musica improvvisata e sperimentale, e dal batterista Andrea Ruggeri, che ha maturato esperienze nel folk, nel jazz e nella musica per il teatro e che ha collaborato con tantissimi gruppi e con molti artisti italiani e stranieri con i quali ha sviluppato un personale percorso ritmico.

 

Programma (arie e passi d’opera di Giuseppe Verdi):

Libiamo ne’ lieti calici (da La Traviata);

Di Provenza il mar, il suol (da La Traviata);

Ouverture, spunto melodico (da La forza del destino);

Preludio (da La Traviata);

Coro degli zingari (da Il Trovatore);

Addio del passato (da La Traviata);

Pace mio Dio (da La forza del destino);

Di quella pira (da Il Trovatore).

Arrangiamenti e ricomposizioni di Oscar Del Barba.

Conduce Maurizio Franco.

Direzione  e coordinamento artistico: Giuseppe Garbarino e Maurizio Franco.

Organizzazione: associazione culturale Secondo Maggio.

Presidente: Gianni Bombaci; vicepresidente: Enrico Intra.

Auditorium G. Di Vittorio, Camera del Lavoro, corso di Porta Vittoria 43

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