REGOLAMENTO ANIMALI, COMAZZI: ABOLIRE ‘LISTA DI PROSCRIZIONE’ CHE IMPONE OBBLIGO MUSERUOLA AD ALCUNE RAZZE CANINE
Tra gli emendamenti presentati da Comazzi anche l’esenzione delle spese per i proprietari impossibilitati a prendersi cura del proprio animale, l’estensione della lista di animali che i circhi non potranno più utilizzare nei loro spettacoli, l’utilizzo del collare a strozzo per ragioni di pubblica sicurezza e l’iscrizione in un registro comunale dei cani da compagnia dei mendicanti.
Milano, 9 gennaio 2020: “Il nuovo regolamento per la tutela degli animali del Comune di Milano presenta diverse storture che è doveroso correggere. Sul tema presenterò diversi emendamenti, tra cui quello che prevede l’abolizione della vergognosa ‘lista di proscrizione’ che prevede l’obbligo di museruola per alcune razze canine” afferma Gianluca Comazzi, consigliere comunale e capogruppo di Fi al Pirellone. “Oltre ad abolire questa norma assurda (priva di fondamento scientifico e già rigettata dal Tar del Lazio) chiediamo che i proprietari impossibilitati a prendersi cura dei propri animali (anziani, cittadini in difficoltà ecc) siano esentati dal pagamento delle spese per il loro mantenimento presso il Parco Canile e Gattile del Comune di Milano. Una ‘tassa ingiusta’ che Palazzo Marino applica al solo scopo di far cassa, quando dovrebbe garantire un servizio in maniera gratuita”. Tra le altre proposte dell’esponente azzurro anche l’ampliamento della lista di animali che i circhi non potranno più utilizzare per i loro spettacoli (oltre a quelli citati nel regolamento vanno aggiunti gli elefanti e i ‘felidi’ quali panterini e felini), il divieto dell’utilizzo di petardi, botti e ‘artifizi pirotecnici’ all’interno del Comune di Milano, l’iscrizione – in un apposito registro gestito dall’Ufficio tutela animali – degli animali da compagnia dei mendicanti (per regolarizzare un quadro confuso in materia di accattonaggio), l’abolizione delle sanzioni per i cittadini che non portano sempre con loro la museruola e l’utilizzo del collare a strozzo “nei casi in cui ne è consentito l’utilizzo per ragioni di sicurezza e tutela dell’incolumità pubblica”. Il nostro obiettivo – conclude – è licenziare un regolamento di buonsenso, privo di inutili bizantinismi, divieti e sanzioni ingiuste che andrebbero a penalizzare i cittadini”.
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