Alitalia nel 2019 ha bruciato altri 600 milioni. La nazionalizzazione non è una soluzione
Il ministro Patuanelli ha riferito ieri alle Camere che il rispetto della data del 31 maggio per la cessione di Alitalia “è materialmente impossibile”. Di giorno in giorno, la situazione della compagnia aerea si fa più gravosa e le soluzioni più lontane. A breve arriverà anche la decisione del Commissario Antitrust europeo circa il prestito ponte di 900 milioni di euro erogato nel 2017. Nel focus “Alitalia: la storia infinita” (PDF), Andrea Giuricin, fellow dell’Istituto Bruno Leoni, dichiara che “dopo il fallimento della cordata pubblica, capitanata da Ferrovie dello Stato Italiane e il Ministero delle Economie e delle Finanze, insieme a Delta e Atlantia [.] Alitalia perde oltre mezzo miliardo di euro all’anno. Il Governo sembra deciso ad una nazionalizzazione, con la creazione di una NewCo a controllo statale.
A questa compagnia verranno dati inoltre 400 milioni per un nuovo prestito ponte che servirebbe questa volta a ristrutturare l’azienda.”
“A guardare il caso Alitalia – chiosa Giuricin – si direbbe che lo Stato non impara mai dai propri errori: nel corso degli anni lo Stato ha speso miliardi di euro per Alitalia senza cambiare la situazione e scaricando sempre i costi sul contribuente italiano.”
Il Focus “Alitalia: la storia infinita” di Andrea Giuricin è liberamente disponibile qui (PDF).
Istituto Bruno Leoni
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