La posa il 15 e il 17 gennaio alla presenza dell’ideatore Gunter Demnig. Novanta in città i sampietrini dedicati a chi non è tornato dai campi di concentramento e sterminio.
Ventotto nuove Pietre d’Inciampo in memoria di altrettante vittime milanesi dei campi di concentramento. Sampietrini, piccoli blocchi quadrati ricoperti d’ottone che ne ricordano il nome, l’anno di nascita, il giorno e il luogo della morte, saranno posati mercoledì 15 e venerdì 17 gennaio in 21 vie cittadine, in corrispondenza delle abitazioni dei deportati nei lager che non hanno fatto ritorno alle loro case, alla presenza tra gli altri dell’ideatore delle Pietre, l’artista berlinese Gunter Demnig.
Presenti dal 1990, oggi in Europa si contano oltre 75mila Pietre d’Inciampo in 26 Paesi: un monumento diffuso, nato per intuizione di Demnig e cresciuto anche grazie al passaparola come reazione ad ogni forma di negazionismo e di oblio, per ricordare tutte le vittime del Nazional-Socialismo, qualunque sia stato il motivo della persecuzione: religione, razza, idee politiche, orientamenti sessuali.
Laurea Magistrale in Lettere Moderne. Master in Relazioni Pubbliche.
Diploma ISMEO (lingua e cultura araba). Giornalista. Responsabile rapporti Media relations e con Enti ed Istituzioni presso Vox Idee (agenzia comunicazione integrata) Milano.