Roba minima, s’intend! con Stefano Orlandi al Teatro Manzoni 28 gennaio 20:45

Cultura e spettacolo

Teatro Manzoni rassegna EXTRA 28 gennaio ore 20,45  STEFANO ORLANDI in ROBA MINIMA, S’INTEND!

Concerto MalincoMico – Omaggio a Enzo Jannacci

Lo spettacolo-concerto è un percorso di musica, parole e immagini intorno al cantautore milanese e della Milano che ha raccontato nelle canzoni fin dagli anni ’60. La Milano dei quartieri con i suoi mille personaggi stravaganti e surreali: i “pali” dell’Ortica, quello che andava a Rogoredo a “cercare i sò danée”, le balere di periferia dove c’è chi “per un basin” avrebbe dato la vita intera. I sogni e le miserie di chi sta ai margini di una società che corre veloce, incurante degli ultimi. Il boom economico con le sue contraddizioni, con “Vincenzina” che vuol bene alla fabbrica, con quello che “prendeva il treno per non essere da meno” e chi davanti a un documento di residenza “gli viene in mente tutta l’infanzia”. C’è chi insegue una storia d’amore: “roba minima, s’intend, roba de barbun!”. E poi c’è chi ride di gusto perché “sempre allegri bisogna stare, che il nostro piangere fa male al re, al ricco e al cardinale”. Jannacci è stato dalla parte degli ultimi, dei balordi, li ha cantati con il cuore in gola, nei suoi versi c’è la speranza che non si arrende. Racconta l’avventura umana attraverso piccole storie di personaggi affamati di fantasia, con i piedi ben piantati nel delirio quotidiano della realtà. Nelle sue canzoni c’è il mondo visto con gli occhi di un clown: “allampanato, fulmineo e folle”, dove il sorriso si mescola con la malinconia dei ricordi, con la tristezza e la rabbia. Come un clown, Jannacci ha la capacità di stupire, di creare atmosfere poetiche, di inventare incantesimi, di far ridere e piangere allo stesso tempo. Canzoni comiche e malinconiche, ovvero malin-comiche.

Le canzoni sono introdotte, seguite, contaminate dalle parole di alcuni autori milanesi che, per assonanze logiche e illogiche, danno vita a una carrellata di personaggi eccentrici, surreali, timidi o inquieti, densi di umanità semplice e schietta di cui erano ricche le periferie popolari e le case di ringhiera della Milano negli anni ‘50-‘60. Si va da Beppe Viola, giornalista sportivo e ironico scrittore, grande amico di Jannacci, con il quale ha composto oltre a diverse canzoni anche la sceneggiatura del film di Monicelli “Romanzo popolare”, passando per Walter Valdi, uno dei capostipiti del cabaret milanese, autore di alcune canzoni portate al successo da Jannacci (Faceva il paloLa ballata del Pittore); si incontra la periferia milanese raccontata da Giovanni Testori nel ciclo di opere detto “I segreti di Milano” per giungere alla poesia di Franco Loi, un genovese approdato da bambino a Milano di cui oggi ne è forse il più autorevole poeta dialettale.

L’accompagnamento musicale e gli arrangiamenti, sono affidati a Massimo Betti (chitarra), Stefano Fascioli (contrabbasso), Giulia Bertasi (fisarmonica), musicisti milanesi con diverse esperienze sia nel campo del jazz che della musica per il teatro. Roba minima, s’intend! – pur avendo il suo cuore pulsante nelle canzoni di Jannacci – è a tutti gli effetti uno spettacolo teatrale dove la semplice ma suggestiva scenografia di Maria Spazzi e le luci di Alessandro Verazzi evocano una città: Milano, avvolta nella nebbia e abitata dai personaggi che vengono via via interpretati da Stefano Orlandi con ironia e leggerezza.

BIGLIETTI – Prestige € 22,00 – Poltronissima € 20,00 – Poltrona € 18,00 – Under 26 anni € 15,00

 Info: Tel. 02 7636901 – Fax 02 76005471

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